Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] con la quale si sancì la divisione tra cattolici e protestanti in base al principio cuius regio, eius religio che imponeva 'appoggio delle autorità locali, aveva attuato un piano di riforme antipapali e anticuriali (diffuse in Svizzera e in Germania ...
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anabattisti
Movimento ereticale nato in seno alla Riformaprotestante, formato da vari gruppi sostenenti la necessità di battezzare i soli adulti. Gli a. si caratterizzavano per il rigorismo morale, [...] il ripudio dell’attività politica, il letteralismo biblico e il millenarismo, che li portò ad associarsi ai contadini nella rivolta del 1525. Combattuti dai cattolici così come da Lutero e da Zwingli, ...
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Riforma radicale
Termine coniato dal riformatore svizzero H. Bullinger (1504-1575), continuatore dell’opera di H. Zwingli, per indicare le ali più estreme del movimento di Riformaprotestante non coinvolte [...] , che, in seguito all’accordo con G. Calvino (1549), culminò nella Confessio Helvetica del 1566, accolta come confessione di fede dai riformati di Svizzera, Francia e Ungheria. Tra i movimenti di R.r. si annoverano gli , guidati da K. Grebel a Zurigo ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] romano. Dopo la riformaprotestante, l'attributo di cattolica serve soprattutto a distinguere la Chiesa di Roma da altre confessioni cristiane, come quelle protestanti e ortodosse (v. fig.).
Definizione e origini
Le finalità essenziali della Chiesa ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] nondimeno assai forti le tendenze alla scissione; alle affermazioni di autonomia della Chiesa gallicana si aggiunse la riformaprotestante di M. Lutero e G. Calvino, le cui idee penetrarono, pur fieramente contrastate, nell’Inghilterra che Enrico ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] dopo un secolo circa di storia e di espansione planetaria, taluni suoi contenuti qualificanti sono quelli tipici della Riformaprotestante, come lo erano all'inizio: la Sacra Scrittura come criterio formale e sostanziale del messaggio cristiano, Gesù ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] , tesa a mantenere, per la libertà della Chiesa, un equilibrio politico in Europa, che arrestasse però anche la marcia della riformaprotestante: la crisi della Francia, disputata tra il partito cattolico, alleato a Filippo II di Spagna, e il partito ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riformaprotestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] nelle valli.
Il movimento valdese acquistò una totale autonomia di fronte alla Chiesa cattolica solo con l’adesione alla Riforma, decisa nel sinodo di Chanforan presso Angrogna (12 settembre 1532), nel quale si decise anche l’istituzione del culto ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] della vita cristiana, fondato sull’adesione al Vangelo. Ciò che caratterizza la Riformaprotestante del 16° secolo, rispetto ad altri movimenti riformatori, è l’esplicita contestazione del ruolo della gerarchia ecclesiastica e della tradizione ...
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GREGORIO XV, papa
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 genn. 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di origine fiorentina, si era stabilita dal [...] geografico del conflitto era rappresentato dalla Valtellina, dal 1513 possedimento della Lega svizzera dei Grigioni.
La Riformaprotestante aveva portato lacerazioni profonde tra la Valtellina e i Grigioni. Mentre le popolazioni di quest'ultima ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...