La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] 1991). Dopo il Concilio di Trento, come risposta alle critiche della Riforma in merito al culto dei santi, la Chiesa romana procede infatti sciences, 1650-1900, 1997). Accanto a lei si può ricordare il medico missionario protestante Albert Schweitzer. ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] la diffusione, già avanti in Francia, della riforma cattolica: controllò realmente la scelta dei vescovi, lottò convincere Enrico IV a rinunciare a proteggere e sovvenzionare potenze protestanti come le Province Unite e la Repubblica di Ginevra. ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] di giudici sinodali responsabili della disciplina del clero; sono riformati (con l’erezione del seminario, ma non solo) il violenza nella persecuzione di ogni sospetto di eresia protestante: Paleotti cercò di limitare l’invadenza dell’Inquisizione ...
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MANFREDI, Fulgenzio
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia nella seconda metà del Cinquecento da Ludovico, di famiglia cittadinesca, ed ebbe almeno due fratelli: Giambattista, pittore e incisore, [...] ed arti, LXXXVII (1928), p. 1037; P. Sarpi, Lettere ai protestanti, a cura di M.D. Busnelli, I-II, Bari 1931, ad ind Firpo, Esecuzioni capitali in Roma (1567-1671), in Eresia e Riforma nell'Italia del Cinquecento, Firenze-Chicago 1974, pp. 317, ...
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MALASPINA, Germanico
Alexander Koller
Nacque intorno al 1547, secondogenito di Girolamo Ambrogio, detto Comparino, dei marchesi di Malaspina del ramo di Tresana e Lusuolo che si estinse nel 1651, e [...] lo indussero ad adoperarsi ancora di più per una generale riforma del clero. Inoltre, conformemente al suo mandato, il M politica mediante l'invio di truppe da parte dei principi protestanti dell'Impero, e a tale proposito scrisse un memoriale.
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GAVAZZI, Antonio (in religione Alessandro)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bologna il 22 marzo 1809 da Vincenzo, avvocato, e da Maria Patuzzi. Di famiglia ultrapapalina, secondo di venti figli, il G. studiò [...] conferenze (Father Gavazzi's Lectures, New York 1853) che entusiasmò i protestanti ma provocò pure tra il 6 e il 9 giugno 1853 a Québec della sua dottrina evangelica, avversata peraltro da un riformatore come P. Guicciardini il quale la giudicava ...
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FRANGIPANI, Ottavio Mirto
Stefano Andretta
Nacque a Napoli da Silvio Mirto e Laura della Gatta l'11 apr. 1544. L'avvio promettente dello zio Fabio Mirto nella carriera ecclesiastica, già vescovo di [...] viaggio, con il rischio di cadere nelle mani dei soldati riformati dell'elettore del Palatinato Giovanni Casimiro, il F. giunse a moglie Jacqueline, che appoggiava manifestatamente la causa protestante, e nel frangente della nomina di Ferdinando ...
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ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] e si adoperò per impedire l'ulteriore diffusione della Riforma nelle città e nell'aristocrazia. È probabile che in L'I. si creò accaniti avversari nelle file del partito protestante a causa del suo operato come procuratore dell'arcivescovo di Gran ...
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GUIDICCIONI, Alessandro
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Nicolao di Alessandro e da Margherita di Ambrogio, che ebbero altri due figli, Orazio e Lucrezia, e fu battezzato [...] 1976, p. 87; E. Coturri, La Chiesa lucchese nell'opera riformatrice del vescovo A. G. "il Vecchio", in Riv. di archeologia a.M. 1992, pp. 260-262; M. Venard, Réforme protestante, réforme catholique dans la province d'Avignon (XVIe siècle), Paris 1993 ...
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GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] amico. Il 17 nov. 1821 passò a Torino, incaricato della riforma del collegio del Carmine del quale era rettore. Nel frattempo, con si fosse stabilita a Roma. Ciò provocò vibrate proteste da parte di Filiberto Avogadro di Collobiano, procuratore ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...