Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] , mentre si affermano sistemi di credenze diversi e in conflitto tra di loro (come nell’epoca che va dalla Riformaprotestante alla Rivoluzione francese). A mettere in crisi l’organicità della società medievale è stata la scienza moderna, che ha ...
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BARONIO, Domenico
Carlo Ginzburg
Nacque a Firenze, in data imprecisabile. Dopo un'esperienza di predicatore cattolico, sulla quale non si hanno notizie, si convertì al protestantesimo. Verso la metà [...] . Ricerche storiche, Firenze 1939, p. 203; Id., Studi di storia, Torino 1959, pp. 524 s., 527; A. Pascal, Il marchesato di Saluzzo e la Riformaprotestante durante il Periodo della dominazione francese,1548-1588, Firenze 1960, pp. 148-150, 153. ...
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Comenio, Giovanni
Emilio Lastrucci
Uno dei padri della didattica moderna
Di origine ceca, Comenio visse tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, in un periodo in cui l'Europa fu afflitta [...] dai sanguinosi conflitti religiosi seguiti alla Riformaprotestante. Convinto che l'educazione fosse uno dei principali strumenti in grado di garantire la pacifica e civile convivenza tra gli uomini, Comenio introdusse fondamentali innovazioni nei ...
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BARBERIS, Giuseppe
Giovanni Busino
Della famiglia dei conti di Castefiamonte, nacque in Piemonte nel 1517. Capitano di giustizia, procuratore generale e tesoriere segreto del duca Emanuele Filiberto, [...] arcidiocesi di Torino (1558-1610), Roma 1957, 1, pp. 99, 118; A.Pascal, Il marchesato di Saluzzo e la RiformaProtestante durante il periodo della dominazione francese,1548-1588, Firenze 1960, pp. 301, 302, 321; V. Spreti, Encicl. storico-nobiliare ...
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Lefevre d'Etaples, Jacques
Lefèvre d’Étaples, Jacques
Teologo e umanista francese (Étaples 1455-Nérac 1536). Studiò Aristotele; poi i suoi interessi si allargarono alla patristica greca. Stampò opere [...] del Corpus hermeticum; tradusse la Bibbia in francese (1523-30). Alcuni lo considerano un fautore della Riformaprotestante, altri un riformatore cattolico: fu uno dei più importanti esponenti di quell’evangelismo umanistico nel quale è forte il ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - Londra 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] in Inghilterra, E., che per un momento s'era lasciato persuadere da Th. Cromwell a introdurre la Riforma e a stabilire alleanze coi protestanti di Germania, di fronte al pericolo di organismi religiosi che sfuggissero al suo controllo s'irrigidì nell ...
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Ecclesiastico (Napoli 1493 - Trento 1563); agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell'Ordine Egidio da Viterbo, alternò l'attività di predicatore con gli studî di [...] , riprese la sua attività di studioso. Campione della Riforma cattolica, la sua importanza fu consacrata da Pio IV (1561) con il cardinalato. Per fronteggiare l'editoria protestante fondò la tipografia vaticana, affidandola a P. Manuzio. Dovette ...
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Uomo politico inglese (n. 1502 - m. 1553). A corte dal 1512, si avvicinò alla Riforma, entrando nella fazione protestante capeggiata da Th. Cromwell. All'inizio della guerra contro la Francia (1542) fu [...] duca di Northumberland. La pubblicazione dei 22 articoli (giugno 1553) e il secondo Atto d'uniformità si dovettero al suo zelo protestante. Alla morte di Edoardo VI (1553) egli tentò di fargli succedere la nuora Lady Jane Grey contro i diritti di ...
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Nome col quale è noto il teologo cattolico Johann Maier o Mayr (Egg [donde il nome Eckius, Eck] an der Günz, Baviera, 1486 - Ingolstadt 1543). Sacerdote nel 1508, prof. di teologia nell'università di Ingolstadt [...] alla rivolta luterana, ma insieme l'esigenza di una profonda riforma cattolica. Gli fu affidata, insieme con l'Aleandro, la trovavano in quel tempo largo favore anche in campo protestante. Melantone gli fu particolarmente avverso: e l'opera ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] del prigioniero Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro Carlo V. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...