I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] usata per minacciare:
(40) si vede che sei competente nel tuo mestiere
(41) ora ti faccio vedere io!
Cavalcanti, Guido (1960), Rime, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 2°, pp. 491-567.
Il Novellino ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] 'altre Certaldesi prose"; quelli che "agremente contendevano il medesimo Autore non liavere mai composto terze rime..."; e quelli, infine, che "biasimavano cotal terze rime... quasi di nullo stile e di maggior studio che d'ingegno".
Il C. risponde ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] Lettere di C. Cittadini, pp. 66-67) sono date le generalità della nobildonna romana: certa Hippolita Calcagni. In realtà le Rime platoniche videro la luce nel 1585; l'opera è dedicata alla "virtuosissima e graziosissima gentildonna Madonna Hippolita ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] che allegri (Ippolito Nievo, Le confessioni di un Italiano, cap. 20)
b. Deh, increscavi di me, donne, per Dio (Gianni Alfani, Rime, 5, v. 25)
c. e non m’increscerà la fatica (Bono Giamboni, Dell’arte della guerra di Vegezio Flavio volgarizzata, libro ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] di G. Porta, Milano, Adelphi.
Boccaccio, Giovanni (1994), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2 voll.
Cavalcanti, Guido (1960), Rime, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 2°, pp. 491-558 ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] tipo in (2). Per es., mentre nei lapsus spontanei italiani gli attacchi tendono a scambiarsi con gli attacchi e le rime con le rime (pento invece di tempo, con automatica assimilazione della nasale; cfr. http://linguistica.sns.it/BancheDati.htm), in ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] morte, avvenuta il 25 nov. 1800, e dove venne seppellito nella chiesa del Suffragio.
Il C. compose soprattutto rime d'occasione, per celebrare matrimoni, sacerdozi, monacazioni, nelle quali si esprime la convinzione di una poesia intesa come "decoro ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] ; la quinta e la sesta, postume, nel 1562; cfr. Weinberg 1970: vol. 1°, 21-158; vol. 2°, 5-90); le Rime (1529), che presentano significative sperimentazioni sul piano metrico (Quondam 1980); l’Italia liberata da’ Gotthi (1547-1548), ampio poema in ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] Ceccardi. Di qui parole in rima di suono forte, talora esemplate sul Dante della Commedia oppure su quello delle rime petrose: sterpi, serpi, scricchi e picchi di “Meriggiare pallido e assorto”. Dalle allitterazioni e dal lavorio fonico-timbrico di ...
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MARTELLOTTI, Guido
Silvia Rizzo
Filologo, nato a Roma il 10 gennaio 1905, morto ivi il 26 dicembre 1979. Si laureò a Roma in letteratura greca con N. Festa, con una tesi su Mesomede pubblicata nel 1929. [...] (1964), dette un'edizione commentata della x egloga (1968), e collaborò alle due antologie petrarchesche edite dalla Ricciardi (Rime, Trionfi e Poesie latine, 1951; Prose, 1955); al momento della morte aveva condotto già molto avanti l'edizione ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...