Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] elettriche generate da Q siano inapprezzabili). Se il c. è generato da più cariche puntiformi, E è il risultante (vettoriale) dell’intensità dei c. generati dalle singole cariche, V è la somma (algebrica) dei corrispondenti potenziali (principio di ...
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risultanterisultante (o resultante) [agg. e s. "ciò che costituisce un risultato", part. pres. di risultare, der. del lat. resultare "saltare indietro", comp. di re- "indietro" e saltare "saltare"] [...] polinomi in quante si voglia variabili. ◆ [ALG] R. di un sistema di vettori, o somma vettoriale: il vettore somma dei vettori dati, che risulta dalla loro composizione, eventualmente per via grafica, mediante la regola del parallelogrammo nel piano e ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] anche la t. si dice degenere. In generale, in uno spazio vettoriale S su un corpo K, con infinite dimensioni, si dice lineare una ); si dice periodo della t. il minimo numero intero k per cui risulta Tk=I. Una t. di uno spazio S in sé tale che T2 ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] , di campo, di modulo, di semigruppo, di quasicorpo, di spazio vettoriale, di a. di Lie, di a. di Boole, di a. Weierstrass e J.W.R. Dedekind; ma le prime ricerche e i primi risultati su questo problema risalgono a Gauss, 1831; W. Hamilton, 1853; H. ...
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Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] equazioni f(x)=0, g(x)=0 abbiano k radici comuni occorre e basta che la matrice [2] abbia caratteristica m+n−k, o anche che risulti R=R1=…=Rk−1=0 e Rk ≠ 0 avendo indicato con R1 il determinante della matrice di ordine m+n−2i che si ottiene dalla [2 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] può caratterizzare nel modo seguente: si scelgono k coppie di spazi vettoriali di dimensione finita Ui,Vi con i=1,…,k. Si nome di teoria dell'eliminazione). L'esempio classico è il risultante di Sylvester che è un polinomio nei coefficienti di due ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] MCQ] C. stocastico: v. campi, teoria quantistica dei: I 479 c. ◆ [ALG] C. vettoriale: regione dello spazio in ciascun punto della quale è definito un vettore, che risulta quindi essere una funzione del posto e in generale anche del tempo (cioè le sue ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] chiusa, in quanto l'induzione magnetica è un campo vettoriale solenoidale, e quindi, di norma, a linee chiuse. 'ottengono dalle relazioni VR=R i(t), VL=-L(di/dt), e risulta un impulso esponenziale, crescente da -f a zero (extratensione di chiusura del ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] magnetica, non ammette sorgenti scalari, cioè poli); modellizzando queste sorgenti vettoriali, com'è sempre possibile, con una piccola spira circolare percorsa da corrente elettrica, risulta dalla formula del campo prodotto che a tale spira è da ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] le linee di un qualunque campo vettoriale in luogo dell'espressione propria linee del campo. ◆ [MCC] Teorema della conservazione del risultante e del momento risultante delle f.: afferma che la risultante e il momento risultante di tutte le f. agenti ...
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vettoriale
agg. [der. di vettore]. – 1. In matematica e in fisica, inerente a vettori: grandezza v., in contrapp. a scalare (o grandezza scalare), grandezza caratterizzata, oltre che da un valore numerico, anche da una direzione e da un verso,...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...