Città della Polonia meridionale, posta sulle due rive della Vistola; dista 364 km. da Varsavia. Per numero d'abitanti è la quarta città della Polonia; è posta sui confini di quattro regioni geografiche: [...] del sec. XVI e vi lasciò un'opera magnifica dell'architetto fiorentino Francesco della Lora, morto nel 1516, cioè il cortile del notevole successo, lavori di Pirandello, Sem Benelli, Niccodemi, Rosso di San Secondo, Chiarelli, Forzano e altri.
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. Grande famiglia feudale, di origine probabilmente longobarda, come indicano le professioni di legge dei suoi membri per varî secoli, l'uso del duello giudiziario, il nome stesso di Ildebrando o Ildebrandino [...] in questo tempo, l'interesse del potente comune fiorentino alle cose del comitato aldobrandesco e specialmente della Soana e Pitigliano, figlia del conte Ildebrandino detto il conte Rosso, assai avvenente. Vedova di Guido di Montfort e divenuta ...
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SPEZIE
Margherita GUARDUCCI
Gino LUZZATTO
. Premesso che sotto questo termine si debbano intendere, in linea generale, gli aromi (v.), si può dire che di spezie gli uomini fecero uso fino dalla [...] arabi per via di mare ai porti del Golfo Persico o del Mar Rosso, e da questi da carovane, anch'esse di Arabi, ad Alessandria o , L'arte dei medici e speziali nella storia e nel commercio fiorentino, Firenze 1927; H. Pirenne, Les villes du moyen âge, ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] lo più giallo e verde a strisce, talora giallo e rosso, talora anche di colori diversi (il famoso Triboulet indossava Passera del Gherminella sacchettiani. Buffone fu invece il famoso Gonnella fiorentino, di cui scrisse il Sacchetti (Nov., 158 e 174 ...
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. L'uso di fabbricare figure di cera fu assai comune presso Greci e Romani, e, per quanto ne abbiamo minori testimonianze, anche presso gli Egizî e i popoli dell'Asia anteriore. Di cera si facevano soprattutto [...] figure votive di cera: per lungo tempo la chiesa fiorentina dell'Annunziata accolse la più splendida e famosa serie come materia adatta specialmente alle forme impressionistiche (v. Medardo Rosso), mentre seguitava a essere adoperata in quei musei di ...
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Scultore e architetto, nato a Colle di Valdelsa verso la metà del sec. XIII; morto a Firenze nei primi di marzo 1301 o 1302. La leggenda di A., incominciata con la favolosa vita che il Vasari gli dedicò [...] Giovanni Pisano, i maestri Benvegnate e Boninsegna e il fonditore Rosso. Neanche sappiamo a quali lavori attendesse A. per conto Toscana". Di lì a poco l'artista, che i Fiorentini tenevano giustamente in tanta considerazione, moriva; l'8 di marzo ...
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Regione storica e naturale della Toscana, che comprende la zona montana e collinosa tra il bacino dell'Arno e quello dell'Ombrone, rispettivamente a sud e a nord di Firenze e di Siena. La breve catena [...] 'antica Lega del Chianti: circoscrizione medievale dello stato fiorentino che risale ai primi del sec. XIV, avente 7,5 per mille. I caratteri dei Chianti superiori sono: color rosso rubino tendente al granato, o decisamente granato (a seconda dell'età ...
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. Con questo nome (derivato dallo spagnuolo búcaro) si indicava una specie di terra odorosa e colorata, per lo più rossastra, ma anche nera e bianca, con la quale si formavano vasi nel Portogallo, importati [...] terra il nome passò ai vasi che ne erano fatti: un medico fiorentino del sec. XVII, L. Bellini, cantò in un poema giocoso, fabbricazione del bucchero, per dar luogo a vasi di terracotta rossa molto fine con vernice nera, di lucentezza quasi vitrea, a ...
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È una fondazione cisterciense, sorta al principio del sec. XII in Savoia, sulla sponda occidentale del lago del Bourget. La data di erezione non è sicura. Pare che alla fine del sec. XI alcuni monaci eremiti, [...] , la ornò di sculture Nicolas de Neufchâteau e la dipinsero il fiorentino Giorgio dell'Aquila e Jean de Grandson, autori di una vivace decorazione a croci bianche in campo rosso (stemma comitale). Altra cappella costruì, nel 1422, Umberto di Romont ...
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Incisore, nacque a Firenze nel 1727 da un orefice fiorentino. Nella bottega paterna cominciò ad addestrarsi nel disegno e nella pratica dell'intaglio in rame; ancora adolescente si trasferì a Venezia, [...] di linee e di punti.
Nella stampa dei suoi rami si compiacque assai d'un inchiostro tipico, il cosiddetto rosso Bartolozzi; e amò pure cercare con accorgimento effetti di vero colore. Il suo segreto consisteva nell'inchiostrare completamente il ...
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giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...
food delivery (Food Delivery) loc. s.le m. inv. Comparto della ristorazione dedicato alla consegna a domicilio di cibi pronti. ♦ Quello che il consumatore riceve in consegna non è solo un contenitore per un pasto bilanciato e su misura che,...