MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] : in particolare nel mondo islamico, intorno al Mar Rosso. Nel 1958, per le sue competenze linguistiche e esploratore innamorato, pp. 11-17; G.C. Calza, F. M.: antropologo fiorentino o artista giapponese?, pp. 19-35; F.P. Campione, La "formula ...
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ESZTERGOM
E. Marosi
ESZTERGOM (lat. Strigonium, Strigonia; ted. Gran; slavo Střehom, Ostrogom)
Cittadina dell'Ungheria settentrionale, situata sulla riva destra del Danubio alla confluenza del fiume [...] È stata messa in dubbio l'attribuzione al pittore fiorentino Niccolò di Tommaso (Gerevich, 1938) evidenziando, piuttosto la rappresentazione della Déesis, un seggio episcopale in marmo rosso e il pavimento della cattedrale, oltre alle parti ...
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DANDINI, Cesare
Evelina Borea
Fratello maggiore del pittore Vincenzo e zio di Pietro anch'egli pittore, nacque a Firenze nel 1596. Allievo successivamente, al dire del primo biografo Filippo Baldinucci [...] pizzi neri o bianchi, o su di un fiocco rosso nei capelli neri, punti magici di una pittorica seduzione Paragone, XXIII (1972), 269, pp. 52 s., 65; P. Bigongiari, IlSeicento fiorentino tra Galileo e il recitar cantando, Firenze 1974, pp. 30, 33, 37, ...
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DEL MORO, Lorenzo
Giovanni Leoncini
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Felice in Piazza, il 16 dic. 1677 da Carlo di Giovanni e da Lucrezia di Alessandro Pesciuoli (Firenze, Opera di S. Maria del [...] dell'interno della chiesa a opera di Zanobi Del Rosso nel 1772, da semplici modaiiature in stucco; qui di S. Domenico di Fiesole, Firenze 1901 p. 69; M. Marangoni, La pittura fiorentina nelSettecento, in Riv. d'arte, VIII (1912), 3-4, pp. 93, 98; ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] voler annull:tre, come già il Cavalori, l'esperienza della libera articolazione della forma dei primi manieristi fiorentini, quali Rosso e Pontormo, giunse a risultati di una scenografia pittoresca, atta sia a fondere le reminiscenze culturali dal ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] a' tempi nostri, a cura di L. Bellosi, A. Rossi, Torino 1986, pp. 125-126, 128; Ludovico da -Giottino, Dedalo 8, 1927-1928, pp. 395-424; P. Toesca, La pittura fiorentina del Trecento, Verona 1929, pp. 46-47; E. Zocca, Assisi (Catalogo delle cose ...
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VIGOROSO da Siena
L. Bellosi
Pittore naturalizzato senese, attivo tra il 1276 e il 1293.V. fu fatto cittadino senese negli ultimi mesi del 1276 (Venturi, 1907; Sinibaldi, Brunetti, 1943). Lavorò ai [...] essersi affermato a Siena, dopo il suo determinante soggiorno fiorentino, in cui si era avvicinato, a sua volta, riguarda la cromia, essa accoglie anche dei colori che - come il rosso lampone del manto di s. Giovanni, il verde marcio di quello di ...
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BOSCOLI, Andrea
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, nacque a Firenze verso il 1560 (la data di nascita 1553 compare la prima volta in F. Moucke, Museo fiorentino, I, Firenze 1752, p. 241, ma [...] si rifà agli esempi del primo '500 (il Pontormo, il Rosso, Andrea del Sarto, Polidoro da Caravaggio e Perin del Vaga) che è di grande utilità per notizie e date delle sue opere fiorentine. In questi anni sono collocabili le Nozze di Cana, firmate, ...
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CASSANA, Nicolò
Nicola Ivanoff
Figlio del pittore genovese Giovanni Francesco, nacque a Venezia nel 1659. Iscritto nella fraglia pittorica dal 1684, studiò col padre. Il C. si affermò soprattutto come [...] Correr; un ritratto di Ecclesiastico, a Genova, in Palazzo Rosso, e qualche altro.
Nel 1683 il C. tentò invano di , pp. 14-16; G. Richa, Notizie... delle chiese fiorentine, Firenze 1761, IX, p. 28; Museo Fiorentino, Firenze 1762, X, pp. 147-150; A. M ...
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Scultore, pittore e incisore (n. Horb forse 1438-47 - m. Norimberga 1533). Attivo con certezza a partire dal 1477, lavorò soprattutto a Norimberga e a Cracovia, dove tra l’altro realizzò l'altare ligneo [...] raggiunge una intensità eccezionale, anche per il particolare marmo rosso con venature più chiare utilizzato.
Vita. Le vicende di Tobiolo e l'arcangelo Raffaele (1516), commissionato dal fiorentino R. Torrigiani, l'Annunciazione (1517-18), racchiusa ...
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giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...
food delivery (Food Delivery) loc. s.le m. inv. Comparto della ristorazione dedicato alla consegna a domicilio di cibi pronti. ♦ Quello che il consumatore riceve in consegna non è solo un contenitore per un pasto bilanciato e su misura che,...