Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] 'repubblica procedurale', ci si accorge che - al di là di qualche sporadica esemplificazione - le risposte si fanno evanescenti. Come è stato loro spesso rimproverato, i comunitari non sempre hanno saputo - o voluto - accompagnare la loro radicale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] un giudizio storico, commisurare il valore cognitivo di un sapere quale è la filosofia politica ai tratti si realizza e realizza il suo mondo nel lavoro collettivo, la storia non è mera accidentalità, è il farsi dell’umanità concreta e del suo mondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] all’indagine scientifica e, quindi, la legittimità di un sapere ricco di contenuto ed eccedente l’ambito meramente empirico; dall’altro, l’ammissione di un assoluto spirituale e trascendente, non coinvolto nello sviluppo della storia, ma capace ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] privilegio concesso ai baccellieri degli Ordini mendicanti dinon dovere trascorrere un periodo preliminare come nessun mortale può sapere quale sia il destino individuale di ciascuno. La radicalità della sua posizione gli permette di perseguire al ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] modo inconoscibile all’uomo prima della creazione del tempo; non si tratta infatti di una creazione ex nihilo analoga a quella del mondo, intellettuale; e, per quello che si riesce a sapere, pure la potente sfida mossa da Porfirio al cristianesimo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] assunto nell’Oratio, e che proprio per questo illumina un nodo teorico centrale. A giudizio di Pico, camaleonte è un termine che appartiene al lessico dell’uomo, non a quello del sapere astronomico; esprime la grandezza e la perfezione dell’individuo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] questa attività all’interno dello Stato. Ai filosofi spetta l’obbligo dinon diffondere tra gli indotti la conoscenza delle potenzialità naturali – non perché la trasmissione del sapere contamini la purezza della dottrina in sé, ma perché essa ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] un sapere specialistico. La ragione, intesa dapprima come organo dell'assoluto e, in seguito, con più limitate pretese, come un'indispensabile bussola per orientarsi in un cosmo sconosciuto, fonda e legittima ogni modello di ricerca. La politica non ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia
Thérèse-Anne Druart
Scienza e filosofia
Nella cultura islamica medievale manca una netta distinzione tanto tra filosofia [...] al-Rāzī ‒ il Rhazes dei latini (251-313/865-925) ‒ che non fu, infatti, solo autore di originali tesi filosofiche ma anche uno dei primi rappresentanti di un sapere in cui scienza e filosofia appaiono fondersi perfettamente; anche se, a quanto ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] e del sapere (Il valore pedagogico della storia della filosofia, in Rivista pedagogica, XII [1919], pp. 254-264), e soprattutto s'impegnò nella congeniale problematica morale, con attitudine non solo di storico delle dottrine, ma di teorico e ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...