La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] separatamente, così che l’operatore, eseguita un’analisi modale, dispone di tante somme parziali quante sono le intervalli che definisce i rapporti gerarchici tra i vari gradi della scala (➔) corrispondente. Poiché molte sono le maniere in cui essi ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] elevati erano i valori delle importazioni, mentre salari e scala mobile costituivano una causa autonoma di inflazione. Il meccanismo , all'uso di con + sostantivo in funzione modale-associativa, mentre i verbi largamente appaiono nelle loro forme ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] assimilabili a quella di ausiliare sono svolte dai verbi modali (➔ modali, verbi) e da un numero ristretto di verbi i verbi tendono a distribuirsi lungo una scala di verbalità (o di predicatività: in ingl., scale of verbiness; Sasse 2001), i cui due ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] ’agente dell’azione principale:
(19) Giorgio ha comprato una scala per potare i meli
In una completiva, il soggetto della non ha un rapporto diretto con il valore modale (reale o irreale; ➔ modalità) della subordinata: spiacere, ad es., è ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] si avvicinavano a mano a mano, facevano ressa sotto la scala, borbottavano sotto voce, taluni dai balconi chiedevano a quelli di composto e si trova in particolare con i verbi trasformativi e modali come volere e potere:
(16) a. due giorni fa Andrea ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] ), insieme ad altre minori, dà luogo a una scala di perifrasticità lungo la quale si possono disporre le principali si collocano al polo di maggiore pertinenza tempo-aspettuale, le modali – che esprimono tendenzialmente significati di altro tipo – al ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] un frate del monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo, entrambi dipendenti da versioni toscane (cfr. Teverone» (Pfister 1978: 64). Per i casi di inversione tra verbo modale e verbo (il tipo «far non si può» per fieri nequit), e ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] un livello abbastanza elevato della lingua, mentre l’uso modale appare anche nel parlato:
(23) poi ho fatto percorrere verso il basso»:
(43) così tanto che ho salito la vecchia scala di legno quasi di corsa (Maggiani 1995: 264)
(44) sembrano zombi ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] »), correttivo (per es., ti chiamo, anzi faccio che scriverti) o modale, con sfumatura deontica (per es., fai che [= «devi»] scrivere i tratti riconducibili a tendenze di ristandardizzazione attive su scala panitaliana (è il caso, ad es., di essere ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] controfattuali, per immaginare conseguenze dallo statuto modale a loro volta problematico.
Il filosofo cerca reali (5), la successione temporale (6) e, finalmente, in cima alla scala, la biforcazione tra causa e motivo (7):
(4) la temperatura si ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno comuni, ce ne sono altri in cui la sostituzione...