COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] se in modi diversi, Croce come Gentile e Martinetti: "da quel giorno - confessa - non ho più orrore né disprezzo per le scienzenaturali, e non sento più il bisogno di scrivere difficile. La parola "empirico" non è più per me un insulto. E da quel ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] i corsi universitari di scienzenaturali e di filosofia. Subì allora, sembra, l'influenza dell'ontologismo giobertiano. Tenne, prima del '60, i contatti fra i gruppi rivoluzionari di Napoli e quelli di Bari, anche se non risulta avere avuto parte ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] soprattutto preoccupato delle insidie del positivismo; volle così utilizzare i metodi della ricerca sperimentale e i sussidi delle scienzenaturali e positive a sostegno della dottrina cristiana, a riprova della sua verità e per darle maggior senso ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] , unici e irripetibili, e quindi radicalmente diversa da quella degli eventi naturali, di tipo essenzialmente nomologico, oggetto delle scienzenaturali.
Grande rilievo ha avuto in questa prospettiva la distinzione diltheyana tra Naturwissenschaften ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] della materia possono darci nozione soltanto le scienzenaturali, il fisicalismo ha avuto come obiettivo la riduzione delle varie scienze alla fisica, considerata la prima e fondamentale scienza della natura (➔ riduzionismo). Particolare rilevanza in ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] di prevedere il futuro corso della storia sulla base di leggi specificamente storiche, diverse da quelle delle scienzenaturali e non soggette a falsificazione. Sul piano della filosofia politica, la concezione fallibilistica della conoscenza ha ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] la vita morale come espressione di bisogni e istinti biologici e a far ricorso al metodo positivo proprio delle scienzenaturali.
Nella teologia, n. è la dottrina che, affermando la bontà della natura umana, nega o limita fortemente la necessità ...
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Filosofo inglese (Healing, Lincolnshire, 1914 - Oxford 2004). Professore di filosofia all'univ. di Londra (1960-63) e poi a Princeton (1963-70); quindi rettore del Wadham College di Oxford. Rappresentante [...] caratteristica di quest'ultima è l'intenzionalità, che la sottrae alle interpretazioni e alle spiegazioni causali tipiche delle scienzenaturali e su cui si fonda la sua libertà. Opere principali: Spinoza (1951); Thought and action (1959); Freedom of ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] sulle risorse, gli strumenti e i risultati delle scienze stesse. Il programma di Quine prevedeva naturalmente una fervida cooperazione tra le più varie scienzenaturali, dalla psicologia comportamentista (di tipo skinneriano) alla neurofisiologia ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] sembrava porsi in aperto contrasto con le spiegazioni di tipo deterministico-causale, ampiamente applicate nelle scienzenaturali, dall’altro serviva a ipotesi metafisiche, sanzionando una diversità essenziale dei fenomeni cui veniva applicata ...
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naturalista
s. m. e f. [der. di naturale; nel sign. 2, ricalca il fr. naturaliste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle scienze naturali; chi professa o insegna scienze naturali: illustre, insigne n.; secondo l’opinione generale...
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...