PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] ’austera denuncia morale, se non proprio di protesta, e l’interesse sollecito e sincero per il bene pubblico si sposano con una scrittura poetica alla ricerca di un realismo quasi mai prima d’ora praticato attraverso il linguaggio lirico.
Si trattava ...
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COLOMBO, Emilio
Donato Verrastro
Le origini
Nacque a Potenza l’11 aprile 1920, da Angelo, un impiegato della Camera di Commercio della città, originario di Reggio Calabria, e da Rosa Silvia Elvira [...] partecipò con Antonio Segni e Paolo Emilio Taviani alla scrittura degli articoli della Costituzione riguardanti il concetto di 1954 - luglio 1955), quando ministro dei Lavori pubblici fu il socialdemocratico Giuseppe Romita: proprio in quest’ ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] : l’espressione sintetica per immagini, tipica dei graffiti e delle prime forme di scrittura. Basta considerare le scritture miste di lettere e disegni, diffusissime in pubblicità, siti Internet, chat, blog e sms e, in particolare, gli emoticon, le ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] o uno storico dell'arte, ottenne la crescente considerazione del pubblico medio-alto che cominciava a scoprire la vasta gamma dei suoi interessi e ad apprezzare la sua scrittura, limpida, semplice, ma raffinata e tuttavia così vicina ai moduli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] Cinquecento religioso e politico. Ancora studente scrisse un saggio, pubblicato nel 1927, sul caso della congiura e della condanna del totale fraintendimento di questo stile di lavoro e di scrittura, oltre che di una totale incomprensione del suo modo ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] 2006, p. 165). Lavorò, sicuramente già dal 1979 e per diversi anni, alla scrittura del controverso Il risveglio dei Faraoni (Milano 1994) le cui bozze furono poi pubblicate per iniziativa di alcuni amici e sotto l'egida del Centro iniziativa Luca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il giornalismo s’affaccia al Novecento forte di 300 anni di stampa periodica e di due [...] fatti nei modi che sono più consoni a chi ha nella scrittura il suo strumento di lavoro, e cioè raccontando non solo , il mezzo di diffusione, l’obiettivo di mercato o il pubblico, il giornalismo deve rispondere ancora alla solita domanda: che cos’ ...
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matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] si occupa della → sezione aurea. Nel 1482, a Venezia viene pubblicata la prima versione a stampa in latino degli Elementi di Euclide.
Nel ricerche algebriche, agevolate anche da una forma di scrittura che si avvale di convenzioni e abbreviazioni (l’ ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] ma soprattutto le orazioni che il G. via via pubblicò al seguito delle sue legazioni, pregiudizialmente liquidate dalla critica intreccio di esperienze meliche, liriche e sceniche, la scrittura del Pastor fido (1580). Nel segno di un gemellaggio ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] con i testi del Corano, che presentano eleganti sviluppi nella scrittura e, in qualche caso, miniature. Con ciò non appare tuttavia in quasi tutti gli esempi di arte ufficiale o pubblica, gli O. evitarono la rappresentazione degli esseri umani, ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...