Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] indicate negli art. 2652 e 2653 c.c.
La t. è eseguita sulla base di sentenza, atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente (art. 2657 c.c.). Le formalità della trascrizione, riguardanti gli atti da ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] (Sudarabici).
I popoli semitici
Le popolazioni semitiche attestate in epoca storica sono inizialmente quelle urbanizzate, che conoscono la scrittura. Dal 3° millennio a.C. sono documentati in Mesopotamia gli Accadi, o Babilonesi e Assiri, che sono ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] pronuncia alla parola precedente o seguente. L’a. italiano in generale continua l’a. latino, con limitate deviazioni.
Nella scrittura, in italiano, la posizione dell’a. tonico viene indicata, limitatamente ai casi che ora vedremo, mediante il segno ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] fanno il p. in -ce, -ge, -sce (lancia-lance, saggia-sagge, fascia-fasce), ma l’-i è spesso conservata nella scrittura quando ha una giustificazione etimologica (socia-socie, regia-regie, provincia-province o provincie) e in genere quando la -c- o la ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] di una nuova varietà d'italiano, propria del registro orale ma sempre più invasiva anche nel dominio della scrittura: "italiano dell'uso medio" (Sabatini 1985), "neostandard" (Berruto 1987); altri hanno ricondotto i vari tratti a possibilità da ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] che nello scritto, in effetti, il discorso indiretto libero è segnalato da un’intonazione particolare.
Nella scrittura, l’intonazione (di lettura) è resa in particolare dall’assetto sintattico-interpuntivo e dalle eventuali interiezioni, domande ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] ➔ lingua e media) ha contribuito a diffondere i registri informale e basso anche nello scritto, in passato limitati, nella scrittura pubblica, a testi esposti come i ➔ graffiti (che palle questi professori). Una spia evidente di digitazione rapida e ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] (a cura di) (2001), Prose della volgar lingua di Pietro Bembo, Milano, Cisalpino.
Sabbatino, Pasquale (1988), La scienza della scrittura. Dal progetto del Bembo al manuale, Firenze, L.S. Olschki.
Tavoni, Mirko (1992), Le Prose della volgar lingua di ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] su corpora di scritto e di parlato. Anzitutto, non è vero che il discorso indiretto è la forma citazionale preferita dalla scrittura in generale, poiché i dati variano a seconda del tipo di testo studiato. Nei giornali italiani, ad es., prevale ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] , Padova, Unipress, pp. 393-403.
Dettori, Antonietta (2008), La variazione e gli usi. Il sardo contemporaneo fra oralità e scrittura letteraria, in L’Italia dei dialetti. Atti del Convegno (Sappada / Plodn, 27 giugno - 1° luglio 2007), a cura di ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.