I ➔ titoli di opere (letterarie, ma anche musicali e artistiche in genere) richiedono sempre l’iniziale maiuscola del primo elemento, anche se si tratta di un articolo: Il barone rampante (di Italo Calvino), [...] Castelvecchio (di Giovanni Pascoli), Libro de’ Vizî e delle Virtudi (di Bono Giamboni).
Quanto i titoli appaiono nella scrittura, si presentano alcuni problemi particolari. Si indicano qui i principali.
Quando sono citati in un contesto scritto, i ...
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DUE PUNTI
Nella ➔punteggiatura, i due punti hanno la funzione di spiegare, chiarire, dimostrare quello che è stato affermato nelle frasi precedenti. Si trovano dunque a introdurre:
– una dimostrazione, [...] molte materie: inglese, francese e tedesco
Ho mangiato diverse cose: tre biscotti e uno yogurt.
Usi
Anche se nella scrittura letteraria possono incontrarsi usi in sequenza dei due punti
Una certa praticaccia del mondo, del nostro mondo […] doveva di ...
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Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore [...] del latino; dalla B maiuscola latina derivano le varie forme della minuscola, prima nella scrittura romana minuscola, poi nelle diverse scritture medievali e moderne.
La lettera italiana b rappresenta la consonante esplosiva bilabiale sonora [b ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] l’uso contemporaneo o per lo stile esemplare, al quale offriranno poi un modello I promessi sposi. La centralità della scrittura nella didattica aveva in quel contesto il merito di indicare modelli stabili e unitari, che garantivano i legami con una ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] di scrivere che egli ha avuto il prurito di formarsi a sé propria e singolare» (Difesa dell’autorità della Sacra Scrittura contro Giambattista Vico, p. 8); un giudizio simile si riscontra anche in contesti non polemici, come nella pur elogiativa ...
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MARICHAL, Robert
Armando PETRUCCI
Paleografo, papirologo, diplomatista, filologo romanzo, nato a Mandres, Seine-et-Oise, il 20 marzo 1904. Compiuti gli studî all'École des Chartes (1927), archivista [...] vaglio di materiale papirologico ed epigrafico, ha impostato in modo del tutto nuovo il problema dei rapporti fra scrittura greca e scrittura latina nel mondo classico (L'écriture latine et l'écriture grecque, in L'antiquité classique, XIX [1950], pp ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ufficiali dei vari stati che formano la convulsa geografia politica italiana (Sabatini 1997).
Occorre tempo perché i volgari emergano alla scrittura, per secoli e secoli saldamente in mano al latino. Ma qua e là e poi sempre di più, per ragioni ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] tra righi e le sezioni bianche della pagina, queste ultime usate nelle edizioni di poesia come segno di non-scrittura dalla non trascurabile funzione di complemento del testo (cfr. Serianni 1988: 68). Alcuni segni paragrafematici possono avere valori ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] particolare, la quantità di aulicismi depennati; segno degli spazi che il gusto manzoniano si era conquistato nella corrente prassi di scrittura invalsa negli ultimi decenni del secolo: era desso > era esso (Fuà Fusinato), non avea d’uopo > non ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] tipo per lo, per li davanti parola con iniziale consonantica, alternante con pel, pei), mantenuti in ogni genere di scrittura, con qualche infrazione più frequente negli usi epistolari: per es., per il passato compare in una lettera autografa del 22 ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.