VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] vescovi cattolici all'esilio in Sardegna e Corsica, sia pure meno duro del precedente. All'origine di questa misura fu l' dritto. La serie bronzea corrispondente ha Cartagine sul dritto e il segno del valore sul rovescio: N XLII, N XXI, N XII ...
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urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] S. Croce in Gerusalemme; le lunghe prospettive stradali furono segnate alle loro estremità da obelischi egizi, eretti con funzioni quelli parigini, in alcuni casi – come a Vienna – meno drastici, il volto di molte capitali europee cambiò.
Urbanistica ...
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Daniele Morandi Bonacossi
Un patrimonio decapitato
Le gravissime distruzioni dei beni artistici e archeologici di Siria, Iraq e Yemen vengono dalla furia iconoclasta jihadista. Ma anche dagli scavi clandestini [...] della regione. A esso, infatti, si affiancano minacce meno manifeste ma altrettanto gravi, come gli scavi clandestini condotti Iraq e la proclamazione del Califfato islamico nel 2014 hanno segnato l’inizio di una serie di tragiche distruzioni del ...
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CRESPELLANI, Arsenio
Benedetto Benedetti
Nacque a Modena il 14 dic. 1828 dall'avvocato Geminiano, di Savignano sul Panaro, e da Maria Messori, modenese.
Il luogo di origine della famiglia - un agiato [...] incarichi onorifici perché in ciascuno di essi il C. lasciò il segno della sua cultura e della sua competenza di museologo; allestì il benemerita opera di divulgazione a favore delle classi meno colte con centinaia di articoli pubblicati in giornali ...
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BELZONI, Giovanni Battista
Romain Rainero
Claudio Barocas
Nacque a Padova il 5 nov. 1778 da umile famiglia di origine romana. Giovanissimo, lavorò nella bottega del padre barbiere; ma ben presto, rivelando [...] B. giunse in Egitto senza preparazione storica e tanto meno di ricercatore; furono piuttosto ragioni finanziarie che lo spinsero egli comprendesse subito l'importanza di quest'opera; essa segnò infatti una vera svolta nell'impostazione da lui data ...
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GHIRARDINI, Gherardo
Giuseppe M. Della Fina
Nacque a Badia Polesine il 13 luglio 1854 da Giovanni e Maria Crestani.
Su incoraggiamento di un fratello sacerdote compì i primi studi e frequentò il liceo [...] e scoperte archeologiche a Bologna.
L'arrivo di Brizio segnò, in effetti, un deciso cambiamento nello studio dell'antico e allo studio di "documenti talora umili, ma non per questo meno preziosi dell'Italia preromana". Tra il G. e Brizio, separati da ...
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piramidi
Sergio Pernigotti
Le grandiose costruzioni egizie tra cielo e Terra
Quando si parla di piramidi tutti vanno con il pensiero all’antico Egitto. Insieme con la Sfinge, sono i monumenti più noti [...] data in Egitto non vennero più costruite piramidi, per lo meno non delle stesse dimensioni. Come si vede dalle due date ricordate probabilmente i più antichi libri di medicina dell’antico Egitto, segno del suo genio, e quindi la sua fama era legata ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] Il m. si dice infine aperto o chiuso a seconda che sia possibile o meno l’entrata o l’uscita di nuovi operatori, sia che ci si riferisca all che per un ordine viene trovato un altro ordine di segno opposto, e quindi un prezzo di equilibrio. In questo ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] più antiche testimonianze epigrafiche dirette e, tra quelle indirette meno alterate, del Carmen Arvale e Saliare, e la Al termine di questa crisi si pone la rinascita carolingia, che segnò l’inizio di un’altra grande stagione della latinità, durante ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] è stata quasi dovunque l'opera di trasformazione compiuta dall'uomo sul mantello vegetale originario e non meno sulla fauna, che segna, per i suoi caratteri, un chiaro confine tra specie orientali e occidentali. Le prime raggiungono, attraverso la ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...