BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] di filologia romanza, Roma-Milano 1908; soprattutto, come è naturale, l'italiano, con articoli vari su autori d'età allora un nuovo periodo della sua attività. Ne dà il primo segno l'iniziativa con cui nel 1917. superando difficoltà non lievi con ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] zelo d’instruire i giovani nel linguaggio latino […] a segno di non permetter loro l’esercizio dell’italiano» e L’esigenza di una lingua comune parlata e di un modello più naturale e colloquiale indirizzano verso il toscano vivo e parlato, al quale ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] che ha ancora in Renato Fucini (1843-1921) il naturale punto di riferimento, e una parallela riflessione sull’utilizzo un italiano storpiato e parlato male, l’apostrofo è il segno che meglio si confà a rappresentare questa storpiatura (Nesi 1979- ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] somiglianza: le une imitano le altre.
In un gesto naturale (come scuotere le braccia in alto per l’esultanza) dici?»). Spesso tuttavia, come è stato mostrato per le lingue di segni dei sordi (Radutzky 1981), i gesti arbitrari sono nati come iconici ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] di un paio di frasi, la coesione diventa invece il tipico segno della sua coerenza. Le indicazioni che essa offre a chi interpreta .
Data la loro specificità testuale, il dominio naturale della manifestazione dei legami coesivi è quello delle ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] nel corso dell’Ottocento porta alla costruzione di una nuova comunità e all’elaborazione di una naturale lingua emergente, la lingua dei segni (Russo Cardona & Volterra 2007). Questa lingua diventa poi mezzo di istruzione e di insegnamento della ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] ;
(b) se il soggetto invece appare, la sua posizione naturale è prima del predicato;
(c) la negazione non precede il per quanto riguarda le frasi nucleari, e salvo i casi di diverso segno indicati sopra – è una lingua del tipo SVO (Soggetto - Verbo ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] Tale situazione ha comportato e comporta, oltre a un naturale abbassamento della portata di tutte le sorgenti, anche una nominale (➔ nominali, enunciati), frase racchiusa tra due segni d’interpunzione forte che non si costruisce attorno a un ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] in modo multiforme e variabile. Dal naturale intreccio delle diverse dimensioni di variazione nell .
Pancrazi, Pietro (1953), Studi sul D’Annunzio, in Id., Scrittori d’oggi. Segni del tempo. Serie sesta, Bari, Laterza (1 a ed. Torino, Einaudi, 1939 ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] un dittongo deriva da un lato dalla diffusione pressoché universale nelle lingue naturali di [i], di cui [j] rappresenta la controparte non sillabica le vocali corrispondenti con l’aggiunta del segno diacritico [ ̯] che indica asillabicità. Parimenti ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...