Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] di vista è il complesso del materiale variazionale presente in una collettività a essere utilizzato, con consapevolezza o no, come segno di appartenenza a una classe o a un gruppo sociale.
Come si è detto, la variazione diastratica è pervasiva ma ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] (38) a. e (38) b., delle congiunzioni coordinanti e e ma usati a inizio di frase, dopo una pausa o un segno interpuntivo forte (cfr. per uno studio approfondito Ferrari 1995; Sabatini 2004; Mandelli 2006):
(39) provaci, e vedrai cosa ti succede
Poi ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] + Nome: anima e corpo, notte e giorno
c. Preposizione + Nome + Congiunzione + Preposizione + Nome: per filo e per segno.
Oltre alle quattro parti del discorso maggiori, si possono trovare polirematiche anche tra le minori, che, come accennato ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] di scrittura di molti telefoni cellulari), qual’è (per qual è), E’ (per È: lo scarso uso di quest’ultimo segno deriva anche dalla sua assenza nelle tastiere comuni) sono sempre più frequenti in rete, ancorché condannate dalle grammatiche.
Un nutrito ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] parziali. Le esclamative totali nel parlato possono essere segnalate dalla sola intonazione e nello scritto dal solo segno di esclamazione ‹!› (31); possono altrimenti essere presenti elementi lessicali con funzione di introduttori, come se e che ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] , nella quale fu pubblicato (siglato G.G.) un suo Parallelo dei tre vocabolari italiano, inglese e spagnolo. Questo saggio segna la maggiore presa di distanza del G. dal purismo. Confrontando le voci dei tre dizionari "nazionali", rivelava una buona ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] compare perché presente nel co-testo (➔ contesto). Nel caso della condizionale libera, invece, l’intonazione è conclusa, segno che la protasi, anche se sintatticamente subordinata, è data come autosufficiente sul piano comunicativo. La ragione sta ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] vicinanza fisica tra il locutore e la persona denotata da quella conduce a interpretare il pronome come un segno di distanza affettiva (o empatica).
Andorno, Cecilia (2003), Linguistica testuale. Un’introduzione, Roma, Carocci.
Chomsky, Noam (1981 ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] -en-Laye). Nel Medioevo i mesi, a volte uniti ai segni zodiacali (archivolto del portale di Saint Lazare di Autun, Sainte velocità generalizzate q̇1r≡q̇r(t1), si inverte il segno delle velocità generalizzate e si considera il moto descritto dalle ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] distruzioni conferma sul piano archeologico i dati delle fonti bibliche sul crollo del regno nel 587 a.C., che segnò la dispersione delle poche tracce di una autonomia culturale figurativa israelitica, su cui l’arte ellenistica non tardò a esercitare ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...