Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] in grado di saturarla (con metafora chimica) e generare, in questo modo, una proposizione. Il numero degli argomenti dipende dalla semantica del predicato (è il concetto di arietà o adicità del predicato), e si distinguono quindi predicati a uno, due ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] (si sa, risulta, consta, si afferma, fatto sta che) e i casi di verbi copulativi seguiti da aggettivo o nome con semantica affine (è chiaro, è evidente, è certo, è innegabile).
Le frasi soggettive all’infinito (34) sono preferite alle esplicite (35 ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] oppure re- che indica ripetizione, ritorno, e così via.
Quando l’elemento che si prefigge ha una propria autonomia semantica, si parla più propriamente di prefissoide, termine introdotto in linguistica da B. Migliorini: per es., auto- nel significato ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] complementare a quello di andare o venire + gerundio, sia in termini di frequenza d’uso sia quanto a valore semantico (oltre che ad arricchimento o impoverimento morfologico: Squartini 1990). Da un lato, mentre la prima perifrasi diventava sempre più ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] ~ leon-c-ino, montonino ~ monton-c-ino, ecc.
Oltre a -one, anche -otto può formare accrescitivi, benché sia «semanticamente ambiguo, nel senso che la modificazione dimensionale che imprime alla base oscilla tra accrescimento e diminuzione» (Merlini ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] non è infatti uno «studioso infettivo» ma uno studioso di infettivologia. La stessa asimmetria fra struttura formale e semantica è comune ad altre coppie di parole che terminano con un elemento formativo di significato agentivo o strumentale e i ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] genere e numero con il nome al quale si riferiscono). Inoltre, avverbi e preposizioni presentano somiglianze anche a livello semantico, al punto che diversi studiosi hanno proposto che in realtà non vi sia una linea di demarcazione netta fra queste ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] falsi doppi generi, del tipo il porto / la porta, il caso / la casa, ecc., in cui, tuttavia, non vi è alcuna parentela semantica tra i due nomi e nessun elemento che possa lasciar presagire un rapporto di tipo formale. Coppie di questo tipo vanno di ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] in la [s]ala). Peraltro, il blocco del processo di sonorizzazione agisce soltanto nel caso in cui vi sia assoluta trasparenza semantica (come in ri[s]ollevare), mentre si annulla nel caso in cui vi sia stata opacizzazione (cfr. ri[z]altare, nel ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] produttività dubbia; anche in questo caso prevalgono i nomi di azione (conquista, ricerca, sfida, sosta) e le estensioni semantiche già viste nei nomi maschili (risultato dell’azione: traccia; strumento: frusta, molla, sveglia; luogo: stiva). Ai nomi ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...