Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] (di)» e il nome proprio Anger(s) (un Marinus Filangerius è attestato in una carta barese del 1224); anche il siciliano Ferraù risulta dal francese antico fil(s) «figlio (di)» e il nome di persona Raoul come si vede dalla documentazione Phelraoû ...
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Il tabarchino è un dialetto ligure parlato da circa 10.000 persone nell’Arcipelago Sulcitano a sud ovest della Sardegna: a Carloforte, centro dell’isola di San Pietro, e a Calasetta, su Sant’Antioco.
Il [...] sul genovese moderno: all’interno di esso spiccano i prestiti diretti dall’arabo (limitati), dal francese e dal siciliano (legati questi all’immigrazione ottocentesca di pescatori e tonnarotti), e una componente sarda legata per lo più all’ambito ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] le investiture, sono scritte in latino, quelle indirizzate alla corte aragonese in catalano, quelle private in siciliano.
Altro genere testuale caratteristico della produzione cancelleresca furono i verbali contenenti le trascrizioni delle sedute ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] in italiano antico, ma dalla seconda metà del Quattrocento entrano in uso espressioni come la Vostra Signoria (da cui il siciliano Vossia e il genovese Vuscià), inizialmente anche al singolare la tua signoria, seguite da un pronome anaforico di terza ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] di tipo etnico (in particolare quando essi consistono nella semplice enunciazione di provenienza, come nel caso di siciliano, milanese, marocchino, albanese), o di tipo politico-ideologico (comunista, fascista).
Di fatto l’insulto è quasi sempre ...
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Il termine ibridismo, in senso tecnico, designa una parola alla cui formazione concorrono elementi provenienti da sistemi diversi; più precisamente, può indicare:
(a) una parola complessa che presenta [...] la forma piem. merid. fava «id.» con l’ital. facevo (< lat. faciebam), e il siciliano-italiano pavare «pagare», che mescola il sicil. pavari «id.» con l’ital. pagare (< lat. pacare), palesano appunto una momentanea sovrapposizione tra le ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] con i (avere : servire) e o chiusa con u (amorosa : accusa).
A motivo di uno sviluppo dal latino divergente dal toscano, il siciliano non conosce opposizione tra apertura e chiusura di e e o; questi tipi di r., di cui il primo soltanto si è radicato ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] e accetta il plurale come i nomi convenzionali.
Gli aggettivi ➔ etnici sostantivati designano lingue e dialetti (il francese, il siciliano) e individui (i francesi, i siciliani). In pochi casi è un uso antonomastico dell’aggettivo che dà esito a ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] , Pietro (a cura di) (2009), Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, Roma, Carocci.
Trovato, Salvatore C. (2002), La Sicilia, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 834-897.
Vigo ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] sulla base di giudizi di valore e disvalore di carattere letterario o politico-culturale. Questi lo portano a valorizzare il siciliano per merito della civiltà poetica aulica fondata da Federico II (I, xii); a svalutare i volgari delle città toscane ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...