Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] nel quale intervengono anche le marche di genere. Tuttavia, una terminazione flessiva non ha di solito la facoltà di cambiare il significato della parola.
Le forme su cui ci si è appena soffermati paiono contraddire questo assunto: se in una frase si ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] del segno, formulato a suo tempo da F. de Saussure; "data l'arbitrarietà del rapporto tra forma e significato − scrive Greenberg (1953) − le somiglianze tra lingue, quando appaiano più numerose di quelle attribuibili al caso, debbono ricevere ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] di tutto (o quasi) il contenuto semantico di una parola o espressione. Quando un’espressione passa da un significato lessicale a uno grammaticale, è probabile che perda gli elementi morfologici che erano caratteristici della sua categoria di partenza ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] in 34 e 39) e dal loro numero (come in 34, 36 e 41), ha ordine fisso, pena il non raggiungimento di un significato o effetto complessivo di varia natura semantica, che può essere apprezzato solo nell’intero periodo. Ed è proprio per via della loro ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] («il giorno di Dio», da dominus, ma anche questo rinnovato rispetto al latino classico: dominus «signore, padrone» aveva assunto il significato biblico di «Dio»), papa (in greco «padre», ma dal III secolo il titolo fu usato per i vescovi, poi per il ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] alcune zone, tuttavia, si distingue tra «figlio del figlio» e «figlio del fratello»: ad es., in Trentino, per i due significati si usano rispettivamente nipo, nipota e neù, nésa.
I rapporti di affinità sono codificati secondo questi assi:
(a) unione ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] il periodo tipico dello stile nominale è anche povero di subordinate circostanziali (➔ subordinate, frasi; ➔ sintassi). I significati che esse tipicamente esprimono sono infatti delegati a sintagmi nominali introdotti da una preposizione (o locuzione ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] linguistic 1939-1951, pubblicati nel 1957) che, attribuendo un’importanza decisiva al contesto dell’unità lessicale, evidenzia come il significato di una parola dipenda dalle altre con cui questa si trova in combinazione. Firth nota, ad es., come in ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] ambiti, campi e sfere di attività si possono ritenere dei sottocodici in quanto il loro lessico pone corrispondenze significato-significante aggiuntive all’interno del codice lingua ed estranee al suo tronco comune.
A seconda della natura del lessico ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] la posizione sempre piana dell’accento tonico, l’invariabilità del rapporto tra prefissi o suffissi e i loro rispettivi significati, l’estrema semplificazione delle forme verbali.
Fra le altre forme di lingue ausiliarie ebbe una certa importanza il ...
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significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...