deduzione
deduzione in logica, termine indicante il rapporto di derivazione che in un ragionamento lega la conclusione alle premesse. Poiché la deduzione ha carattere formale, prescinde cioè dal contenuto [...] formule (di cui l’ultima è la conclusione) ottenute da assiomi o da assunzioni particolari attraverso regole di trasformazione sintattica (regole di deduzione o di inferenza). Gli assiomi sono formule ben formate scelte tra le altre come elementi di ...
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giustamente
Fernando Salsano
Modifica l'azione che procede " secondo giustizia ": Pd VII 20 come giusta vendetta giustamente / punita fosse, e 42 nulla [pena] già mai sì giustamente morse.
In Pd XXXII [...] (" E convenienza, secondo giustizia, tra il luogo e il locato, come è tra l'anello e il dito ", Buti).
Una collocazione sintattica e logica piuttosto singolare si ha in Cv IV IX 1 ella [la imperiale autoritade] è regolatrice e rettrice di tutte le ...
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I grammatici e talora i linguisti chiamano aferesi il dileguo della sillaba iniziale (per lo più formata da una semplice vocale), dileguo che si avverte confrontando forme di una fase più antica e di una [...] diamante, avello; arena e rena, Evangelo e Vangelo si equivalgono etimologicamente. L'aferesi è un fenomeno di fonetica sintattica dovuto a un fraintendimento nella divisione delle parole, entrato poi nell'uso corretto. Perciò le più frequenti sono ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] completo e sistematico di teoria linguistica (chiamato la teoria standard), con tre componenti: la componente centrale è quella sintattica, unica creativa, che consta di due parti: la base, con regole sintagmatiche e lessico, incorpora ora l'elemento ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] verso di Vede perfettamente onne salute, a rime alterne (Vn XXVI 10-13).
Comunque, se talora nei s. a rime alterne, la struttura sintattica travalica il quarto e l'undecesimo verso (ad es. in Io mi senti' svegliar dentro a lo core, Vn XXIV, e in Non ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] come imperativo negativo (non toccare!) ma anche come tempo narrativo (e noi tutti a ridere), dimostrando una ben maggiore autonomia sintattica rispetto agli altri modi non finiti (Fava & Salvi 1995: 50).
Anche tra i modi finiti ci sono gradi ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1878 - Saratov 1941). Critico, compositore di musica, scrittore poliedrico, fu una delle figure più rilevanti del movimento espressionistico. Fondò (1910) e diresse fino al 1932 [...] lo più incentrate sul problema del sesso e dell'amore, non riuscirono a essere mai rappresentate, per l'essenzialità a-sintattica del linguaggio e per la voluta paradossalità delle situazioni: Weib (1917), Die Beiden (1918), Kind (1918), Erste Liebe ...
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Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali [...] del calcolo proposizionale, modelli e teoria generale dei modelli, nozioni di conseguenza logica, nozione semantica e sintattica di definibilità; generalizzazioni della logica del primo ordine). Si è occupato inoltre di questioni di decidibilità ...
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zeugma Figura retorica che consiste nel rapportare più membri coordinati e paralleli di una frase a un unico elemento che, in astratto, dovrebbe essere ripetuto per ciascuno di essi (Francesco andò a [...] semantica (in Dante, parlare e lacrimar vedrai insieme, in cui il verbo vedere regge appropriatamente solo lacrimare, non parlare) o sintattica (io andai a Napoli, Claudia a Palermo, in cui la prima persona del verbo si adatta al primo soggetto, ma ...
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LINGUAGGI PROGRAMMATIVI
Carlo Ghezzi
I l. p. (o linguaggi di programmazione) costituiscono il mezzo linguistico tramite cui gli elaboratori possono essere programmati. Essi costituiscono pertanto lo [...] quadre è da intendersi come opzionale, mentre il simbolo di barra verticale separa diverse alternative di definizione della categoria sintattica che sta a sinistra di :=. Per es., la prima regola si legge: un'espressione è costituita da un termine ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...