Nella recente produzione musicale la tecnica armonistica non sembra mostrare suoi proprî, intrinseci sviluppi che, teoricamente, già fin d'ora abbiano trovato pacifico assestamento in altri sistemi da [...] importante l'avviamento proposto dall'arte e dal pensiero teorico-didattico di P. Hindemith, ad un'armonia a nuova base sintattica in cui la scelta e la disposizione dei suoni possano conferire all'accordo (anche al più complesso e più ricco di ...
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verso (ver; ver')
Ugo Vignuzzi
Preposizione di media frequenza nell'opera dantesca: 151 occorrenze in tutto, tra gli 83 casi di ‛ verso ' (di cui 14 nella Vita Nuova, 2 nelle Rime, 3 nel Convivio, 49 [...] di ‛ inverso ' e ‛ inver ') non sembra legato in modo specifico a contesti particolari, sia di natura fonetica che morfologico-sintattica (né tanto meno semantica).
La preposizione è in rima (con forte enjambement) soltanto in Rime CIII 46 'l sangue ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] si manifesta l’enunciato. Questo è ellittico solo quando l’elemento mancante può essere recuperato letteralmente e inserito in una struttura sintattica chiara e completa. Il che si verifica per gli enunciati in rilievo in (1), ma non, ad es., per l ...
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via (vie)
Ugo Vignuzzi
L'avverbio di moto, con un generico valore di allontanamento, è presente in tutte le opere di D., anche se con frequenza non troppo elevata (meno di una settantina di casi in tutto, [...] (in proclisia) ad -ie, abbastanza diffuso nel fiorentino del Duecento (come in Bietrice, diemante, o anche, in fonetica sintattica, sie, sieno, ecc.; cfr. al riguardo Erich Poppe, Diciassette, diciannove, in " Lingua Nostra " XXVII [1966] 77, e più ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] : 226-227), figura di parola in cui un elemento della frase è riferito a più elementi a esso collegati sintatticamente e semanticamente. Lausberg (1969: § 322) distingue tra zeugma senza complicazione e zeugma complicato. Il primo è la figura nella ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] (riguardo ai processi che interessano segmenti atoni finali in italiano in condizioni fonosintattiche, ➔ elisione; ➔ fonetica sintattica).
In ➔ fonologia lessicale osserviamo invece come, in diacronia e in diatopia, sottostando a processi generali di ...
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neologia
neologìa s. f. – Settore della lessicologia che studia i criteri e le modalità di formazione di parole o espressioni nuove e i nuovi significati assunti da parole già esistenti, analizzando [...] per diversamente abile). Può accadere, infine, che si determini il cambiamento di una proprietà grammaticale o della funzione sintattica di un’unità lessicale, dando luogo in questo caso al fenomeno della transcategorizzazione (come nel caso dell'agg ...
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semiosi
Nella semiotica di Peirce, il processo interno all’universo semiotico, di continua riformulabilità dei significati dei segni: un segno sta per un ‘oggetto’ solo perché la sua funzione di rappresentanza [...] interpretante); le dimensioni della s. sono la semantica (analisi dei rapporti dei segni con gli oggetti cui si riferiscono), la pragmatica (analisi dei rapporti dei segni con gli interpreti) e la sintattica (analisi dei rapporti dei segni tra loro). ...
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Psicologo inglese (n. Leeds 1936). Figura cardinale della psicologia contemporanea, il suo contributo si colloca nel contesto delle scienze cognitive, con interessi nell'ambito della psicologia del linguaggio [...] L. mostra che se ci si affida a una visione logicista dei processi di pensiero, basata sull'idea di una manipolazione sintattica di simboli non interpretati, si riesce a spiegare la competenza deduttiva solo in linea di principio e in forma astratta ...
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Scrittore austriaco, nato a Heerlen (Olanda) da genitori austriaci il 9 febbraio 1931, morto a Gmunden il 12 febbraio 1989. Percorsa una breve esperienza lirica (1957-60), è passato alla narrativa e in [...] insanabile, B. si segnala e forse s'impone per una costante insolita implacabilità, espres sa con un'ossessività lessicale e sintattica pressoché unica; la compatta uni tà che ne risulta per l'intera opera corre, almeno in una seconda fase, il ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...