Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] ecc.). I riferimenti più usati sono: riferimento cartesiano, riferimento affine e riferimento proiettivo (nella retta, nel piano, nello spazio: in quest’ultimo caso, nello spazio ordinario, terna di riferimento), riferimento polare (nel piano e ...
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- Pratica riferibile alla street art e all’arte urbana, oggi particolarmente diffusa e popolare al punto da monopolizzarne il panorama espressivo. Si tratta della realizzazione di rappresentazioni pittoriche [...] al dover sottostare a dei limiti nella scelta degli spazi e dei soggetti sui quali esprimersi, pena la penalizzare la ricerca artistica e deviarla su un’inclinazione affine al decorativismo. Tra i principali protagonisti del panorama internazionale ...
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Marini, Marino. - Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi [...] all'arte egiziana ed etrusca. La sua ricerca è rivolta essenzialmente all'interna struttura della forma, all'organizzarsi dello spazio stesso in forme plastiche; i suoi nudi e i suoi ritratti, pur conservando un vigoroso accento realistico, mirano ...
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In matematica, concetto introdotto nel 1935 da H. Whitney in relazione a problemi di topologia e geometria delle varietà. Ha dato luogo a una teoria che ha avuto un enorme sviluppo, specialmente in connessione [...] Una funzione continua p: E→B è un f. con spazio totale E, spazio di base B e spazio fibra F se esiste un ricoprimento aperto {U} di B teoria di gauge (➔) si basa sullo studio della geometria affine di un f. vettoriale, mentre la struttura globale dei ...
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Nella geometria elementare, il punto estremo di una semiretta, cioè l’unico punto della semiretta che appartiene anche alla semiretta opposta, sulla medesima retta. Per analogia, il termine acquista anche [...] altri significati particolari. O. di un riferimento cartesiano (o di un riferimento affine, nel piano o nello spazio) è il punto comune agli assi coordinati; l’o. ha coordinate uguali a zero. O. di un vettore applicato o di un segmento orientato è, ...
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Pittore giapponese (n. Kyoto 1928 - m. 2013). Residente a Parigi dal 1952 al 1967, è successivamente rientrato in Giappone, aprendo uno studio a Setagaya. Dallo stile giapponese più tradizionale D. è giunto [...] a creare una raffinata pittura legata prima all'astrazione lirica e, dopo il 1960, più affine al neo-costruttivismo, carica di dinamismo nel disporre lo spazio e armonizzare i colori. ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] tenebre, l'Eterno, antropomorfo, è oltre l'umano: occupa lo spazio scindendo il caos come una forza che vi si avvolga e al Pontormo (la Venere baciata da Cupido, anch'essa affine alle statue delle tombe medicee); disegni e composizioni che servirono ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] meno rapidamente in modo da essere contenute nello stesso spazio musicale; l'armonia del ritmo doveva essere ottenuta, costruzioni polimetriche a tempo di ballabile, la canzone libera affine al recitativo del dramma pastorale, trovarono il loro ...
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MODELLI, teoria dei
Giulio SUPINO
Gino SACERDOTE
Guido OBERTI
Vittorio PEGORARO
La parola "modello" (v. anche modello, vol. XXIII, p. 511) indica generalmente la riproduzione, con dimensioni ridotte, [...] (v. affinità: Matematica, I, p. 678).
Dal punto di vista concettuale si potrebbe pensare ad un collegamento geometrico più generale (che dia luogo ad una trasformazione puntuale biunivoca tra lo spazio occupato dal prototipo e quello occupato ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] senza contraddizione che essa riceva in sé la morte. Affine a quest'ultimo argomento è l'altro, fondato sull'affermazione ordinati nella forma intuitiva a priori del tempo (non dello spazio). Ma questa categoria (concetto puro) di sostanza manifesta, ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...