Logica e processi cognitivi
Carlo Cellucci
Sarebbe difficile comprendere l'attuale stato dei rapporti tra l. e p. c. senza riferirsi a tre fattori che li hanno influenzati profondamente. Il primo fattore [...] rapporti tra l. e p. c. sia irrilevante per la logica ha finito per privarla di molto del suo interesse, riducendola a un insieme di teorie e richiedono una tale mole di lavoro cognitivo e tanto spazio di memoria, da non essere adoperabili dall. Il ...
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Didattica e nuovi bisogni formativi
La ricerca educativa sui modelli didattici e sulle forme organizzative dell'insegnamento si presenta alquanto variegata e complessa. A partire dagli anni Settanta del [...] estensivo, il problema dei contenuti dell'insegnamento ha finito per riproporsi sotto l'aspetto qualitativo: quali contenuti scolastici.
Si è insistito anche sull'opportunità di dare spazio nella pratica didattica al laboratorio, inteso come la sede ...
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IMPRESA.
Rita Castellani
– La (de)regolazione dei mercati e i modelli d’impresa. Gli effetti della crisi. Bibliografia. Webgrafia. Sitografia
Negli ultimi vent’anni del 20° sec. si è sviluppato un dibattito [...] organizzate che si svolgono in successione temporale in uno spazio definito, finalizzate alla produzione e alla vendita di di produttività raggiunti in precedenza, e molte hanno finito con l’accorgersi che era complicato continuare a sviluppare ...
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Architetto, nato a Perugia da Bevignate di Ludovico Alessi; secondo il Pascoli nel 1500, più probabilmente, secondo l'Alberti, nel 1512; morto a Perugia il 30 dicembre 1572. Quale maestro, chi (Pascoli, [...] , la villa Grimaldi, pure a Sampierdarena, di Bernardo Spazio sono da considerarsi opere della scuola dell'Alessi. E a S. Pietro. E le idee di Michelangelo avrebbero forse finito col prevalere, se i Sauli fossero riusciti, come tentarono nel 1568 ...
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MANTEGNA, Andrea
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore padovano, nato nel 1431, probabilmente a Isola di Carturo, allora in territorio di Vicenza, morto a Mantova il 13 settembre 1506. Fu l'iniziatore [...] come una loggia che non si fermi alle sole pareti, ma spazi lontano, offre da un lato la corte dei suoi signori, di una grazia degna di Rafnaello, nel Trionfo della Virtù sui Vizî, finito nel 1502, oggi al Louvre, al pari che nell'altro Trionfo del ...
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NUMERI, Teoria dei
Enrico Bombieri
Gli sviluppi recenti della t. dei n. (v. aritmetica: Aritmetica inferiore o teoria dei numeri, IV, p. 370) hanno condotto alla soluzione di problemi fondamentali e [...] situazione nella maniera seguente: ???&out;An è lo spazio affine n-dimensionale sul corpo ???&out;Fp, le condizioni necessarie e sufficienti per avere solamente un numero finito di soluzioni (C. L. Siegel); in particolare ciò avviene ...
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(App. IV, I, p. 202)
Per quanto riguarda l'a., gli anni Ottanta hanno segnato un progresso in tutti i settori del processo produttivo, dal punto di vista sia tecnico che metodologico, paragonabile solo [...] operazioni in ambienti ostili alla presenza dell'uomo: nello spazio, per compiti di montaggio di stazioni orbitanti o manutenzione dispone, in questo caso, di un insieme (finito) di interpretazioni alternative di una sequenza di dati osservati ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] ed opposizione finite, rivelantesi attraverso di esse, non condizionato dalle forme del conoscere finito, assolutamente rette isotrope (x ± iy = 0). L'assoluto dello spazio viene costituito dal cerchio immaginario all'infinito comune a tutte le ...
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GENTILE, Giovanni
Ugo Spirito
Filosofo e uomo politico, nato a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio 1875. Uscito dalla Regia Scuola normale superiore di Pisa e laureato in filosofia, nel 1897, con una [...] , e con il passato tutto il mondo del tempo e dello spazio, e cioè tutta la realtà, nell'atto dello storico, spirituale dalla critica a ogni intellettualismo, ha per logica inferenza finito con l'identificarsi con la vita politica consapevole (v. ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] anima e ai sensi.
Il dramma dunque - per quanto sia destinato a finire poi press'a poco come l'epopea ciclica - vuol essere, ed è aspetto così universale, né mai aveva occupato tanto spazio oltre i confini della madrepatria e delle colonie ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...