GIUSTINIAN, Giorgio
Giuseppe Gullino
Primogenito di Leonardo di Lorenzo e di Elisabetta Corner di Giorgio del procuratore Giacomo, nacque a Venezia, nell'avito palazzo a S. Moisè, il 21 nov. 1572. Ricche [...] infatti il rinvio del suo ingresso a corte per lasciare spazio all'ambasceria straordinaria di Andrea Gussoni e Agostino Nani, sicché eccezionale e temporanea.
Ma il G. era ormai un uomo finito: il 4 febbr. 1629 morì nel suo palazzo sul Canal ...
Leggi Tutto
PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] ai vari mutamenti di scena, l’ultima al momento conclusivo, quando, «finito il balletto e la festa, le loro altezze se ne andonno su da cinque grandi colonne di nuvole, tutto il grande spazio scenico fu impegnato dalle varie evoluzioni e dalle diverse ...
Leggi Tutto
VENUSTI, Marcello
Marcella Marongiu
– Nacque tra il 1512 e il 1515 a Mazzo di Valtellina da un’Elisabetta e da Giovanni Venosta, membro di una famiglia di prelati, medici e notai, che contava anche [...] figura monumentale del santo che occupa sapientemente uno spazio classicheggiante, aperto sui bagliori di un tramonto aranciato casa il pittore lasciò «un quadro grande del Mignanello in tela non finito» (Kamp, 1993, pp. 149 s., doc. 27). Il modello ...
Leggi Tutto
MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] trattandole una per volta o trattandone un numero finito per volta – ma sono considerate per famiglie dunque proficuamente utilizzabile in matematica pura e applicata. Immaginati gli «spazi funzionali» con le loro «figure spaziali» – come suggerisce ...
Leggi Tutto
GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] nel senso che tutti e tre i figli di Giacomo abitavano e lavoravano a Venezia fin dal 1513, se ne può ricavare che il padre avesse fatto parte di quelle apparato scultoreo mirano a ottenere, nel ridotto spazio del sacello, la più viva impressione di ...
Leggi Tutto
TIBERIO d'Assisi
Raffaele Caracciolo
TIBERIO d’Assisi. – Tiberio di Diotallevi di ser Francesco di Méneco (Domenico) «de Barberiis», detto Tiberio d’Assisi (formula che il pittore preferiva nelle sue [...] tracciare con sicurezza il percorso formativo dell’artista, comunque finito nell’orbita di Pintoricchio (che forse accompagnò nelle sue , anche in opere vicine nel tempo o nello spazio, dei cartoni forati (spesso spolverati a rovescio). Cionondimeno ...
Leggi Tutto
FRIGIMELICA ROBERTI, Girolamo
Nicola Balata
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova il 10 genn. 1653 dal conte Antonio Frigimelica, appartenente a un'antica famiglia padovana, e da Giulia Negri.
Dopo [...] , ma per il quale il F. fece intagliare un grande modello finito nel 1728 (Venezia, Civico Museo Correr).
I primi lavori per la maggiore si trova al centro dell'edificio, in uno spazio ottagonale limitato da una peristasi colonnare, che all'esterno ...
Leggi Tutto
MULAS, Ugo
Giuliano Sergio
MULAS, Ugo. – Nacque a Pozzolengo, nel Bresciano, il 28 agosto 1928, terzo di cinque fratelli. Il padre Pasquale, di origini sarde, era maresciallo dei carabinieri, la madre, [...] e seguì le manifestazioni artistiche più importanti: dalla mostra Lo spazio dell’immagine in palazzo Trinci a Foligno (1967) alle Ceroli.
Come spiega lo stesso Mulas, «una volta finito il libro degli americani verso il 1967, non volevo diventare ...
Leggi Tutto
LAVAGNINO, Emilio
Paola Nicita Misiani
Nato a Roma il 22 ag. 1898 da Paolo e da Enrica Mucciarelli, il L. compì gli studi liceali presso il collegio militare e fu ufficiale di artiglieria durante la [...] lo scoppio della guerra, il L. era finito nella rete investigativa della polizia, come è confermato per il barocco romano e per l'unità linguistica delle arti trovò spazio nel volume Altari barocchi in Roma portato a termine con la collaborazione ...
Leggi Tutto
POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] sussidio scolastico, privo di originalità, con un ampio spazio dedicato all’esposizione dei contenuti dei testi e delle di cui dà notizia lo stesso Sicco Polenton e che, non ancora finito, inviò ad Antonio da Bergamo in data 23 maggio 1415.
In quegli ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...