Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] della) e del commercio in particolare, dà spazio al lessico che si potrebbe definire propriamente «scientifico dell’eloquenza italiana in 10 volumi più uno di supplemento, finito di preparare nel 1757, e il Dizionario universale italiano in ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] possibile. Nell’esempio:
(10) La vecchia Maria Rosa era arrivata fin alla soglia della chiesa (Silone 1974: 140)
il SN la vecchia è rotonda come una palla e gira velocissima nello spazio, le galline incominciarono a preoccuparsi e furono prese da ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] schematizzato nella parte destra della fig. 1: lo spazio ombreggiato raffigura l’aumento della capacità linguistica e il del lessico in classi di parole sembra riflettere quella dell’italiano fin dalla varietà basica, ma non sono rari casi di scambio ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] o di stato durativo è espresso da una forma verbale di modo finito (tipicamente verbi di stato o di moto, come stare, andare, ad assumere anche una funzione anaforica, invadendo lo spazio di is, che soppiantò definitivamente nel latino volgare. ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] l’ascoltatore, il luogo in cui viene prodotto è lo spazio di fronte al parlante, e il movimento è di avvicinare e come nel gesto liturgico del prete che benedice, significano «morto», «finito». Ma in gran parte dell’Italia la mano si muove dall’alto ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] e, in caso di codifica di grado basso, lo spazio lasciato all’inferenza, cioè al ragionamento coerente motivato dai ’infinito cede il posto alla congiunzione che + verbo di modo finito, mentre l’ablativo assoluto dà luogo a una rosa di avverbiali ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] participiale ha lo stesso valore temporale di una frase relativa di modo finito. Vale a dire che, in un esempio come (29), il come aggettivo:
(58) Era quello l’unico luogo, nello spazio consentito, dove non ci fossero case (Levi 1987: 67)
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] Il gerundio temporale ha il valore di una subordinata di modo finito:
(9) S’informò educatamente della mia vita di Torino, una parte in un’altra, belle ghirlande faccendosi, per lungo spazio riportando s’andarono (Boccaccio, Dec. II, Introduzione, 89) ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] accompagna solo nel numero in italiano, in numero e caso in latino.
Fin qui l’analisi logica tradizionale. Non c’è molto da aggiungere a livello pragmatico, l’unico a non aver mai avuto spazio nell’analisi logica anche perché indagato solo di recente, ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] :
(36) creare
a. creare una nuova teoria dello spazio [transitivo]
b. crearsi dei problemi [pronominale]
(37) anni, tanti anni! (Ginzburg 1961: 70)
(50) Quando andava in città, finiva a volte da Xenia, a passar la serata. […] Al paese, a volte, ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...