La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] un mistero per l'umanità; (3) confinati nel mondo finito, mutevole e crudele al quale appartengono, gli esseri umani sono Maestro Lie (Liezi), opera per la quale sono state proposte datazioni che spaziano dal III sec. a.C. al IV sec. d.C. Qui ...
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Guerre dimenticate
Marina Forti
L’espressione guerre dimenticate si è affermata nel vocabolario politico-giornalistico italiano nei primi anni del 21° sec. e contiene in sé una connotazione polemica: [...] alla citata Somalia si pensi al Sudan, dove nel 2004 è finito l’annoso conflitto tra il governo centrale arabo-islamico e i di nuove guerre infinite, diluite nel tempo e nello spazio, incluso il terrorismo internazionale; la presenza di «conflitti ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] dell'Èlenchos, in apparenza prodigo di dettagli, lascia spazio a molti interrogativi nonché a una possibile diversa consapevolezza della propria parte di responsabilità verso lo schiavo arrestato e finito nei guai per l'incarico a suo tempo da lui ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] affliggono il suo corpo non senza riflessi sul suo stato d'animo che finisce con l'intristirsi ed incupirsi. Il D. stesso lo riconosce, in una prevalgono quelle nella prima parte dell'opera, più spazio ha questo nella seconda 7, il leitmotiv della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le istituzioni e l'organizzazione militare
Timothy Moy
Le istituzioni e l'organizzazione militare
Il principale fattore politico del processo d'innovazione [...] militari di professione la guerra moderna, che lasciava tanto poco spazio al valore, al cameratismo e persino alla devozione al proprio il perfezionamento delle tecniche di protezione avrebbe finito per neutralizzare questa minaccia.
Inoltre, gli ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] alcun dubbio perso la carica passionale per la quale fin dal 1796 Joseph de Maistre lo interpretava come lo Il luogo è quello delimitato dai muri conventuali del club, unico spazio in cui può concentrarsi il bene pubblico; il 21 settembre 1792, ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] netta la diagnosi di Heer: «La missione di Carlo Magno è finita; Cristo stesso riprende su di sé l’opera di conversione»31. Così tanto ieratica e disincarnata da lasciare dialetticamente spazio aperto alla negoziazione, sul piano dell’immanenza, ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Istituzioni scolastiche e produzione di testi
Peng Wei
Istituzioni scolastiche e produzione di testi
Le dinastie Han (206 a.C.-220 d.C.) e Tang (618-907) furono [...] di un'opera e il suo commento; soltanto dopo aver finito lo studio di un testo gli studenti potevano passare al successivo sempre più importanza, anche se continuò ad avere spazio per quanto riguardava l'istruzione elementare, le scuole familiari ...
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FOSCARINI, Giacomo (Jacopo)
Roberto Zago
Primogenito di Alvise di Andrea del ramo di S. Fosca, e di Marietta Donà, nacque a Venezia il 5 apr. 1523, probabilmente a S. Sofia, ove la famiglia dimorava.
Il [...] al Collegio e non più al doge e che dava più spazio ai membri laici rispetto ai religiosi. Ancora una volta accomunato a veneziani, V-VI (1963-64), p. 244; Id., Gesuiti e politica sul finire del '500…, in Riv. stor. ital., LXXV (1963), pp. 487-493 ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] pubblici uffici in età napoleonica, Francesco aveva finito col compierla prevalentemente nei ranghi meno promettenti stava così la preoccupazione tutta politica di non accrescere lo spazio di quello che veniva configurandosi come un vero e proprio ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...