CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] pubblici uffici in età napoleonica, Francesco aveva finito col compierla prevalentemente nei ranghi meno promettenti stava così la preoccupazione tutta politica di non accrescere lo spazio di quello che veniva configurandosi come un vero e proprio ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Gian Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel sestiere di S. Marco, nel 1456, da Giusto del cavaliere Giovanni e da Lucchese Dandolo di Andrea. La famiglia era economicamente solida e [...] su quanto da lui operato.
Ormai era però un uomo finito: dopo aver mancato l'elezione a savio del Consiglio e Verona 1995, p. 30; E. Crouzet-Pavan, La maturazione dello spazio urbano, in Storia di Venezia, V, Il Rinascimento. Società ed economia, ...
Leggi Tutto
DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] , il D. denunciò la legittimazione e lo spazio politico offerti dai riformisti ai progetti di larghi compromessi affinità con coloro i quali nel partito erano stati "assertori fin dalla prima ora della rivoluzione russa e fervidi sostenitori della ...
Leggi Tutto
D'ARIA (De Ayra, De Aera, de Ayria, D'Auria, de Oria)
Laura Tagliaferro
Famiglia di scultori lombardi attiva a Genova e a Savona tra il 1466 e il 1520 circa, alla quale appartennero Bonino, Giovanni [...] essere ben lontano dall'esser finito e la famiglia Adorno obbligò gli scultori a impegnarsi a consegnare finito il monumento entro il l'impostazione della figura e il suo rapporto con lo spazio che Michele aveva già colto all'epoca della statua di ...
Leggi Tutto
CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] Il pittore illustrò in varie scene, con grandi figure che occupano tutto lo spazio, la Vita di s. Domenico. Purtroppo l'insieme è molto rovinato. e superficiale di questa antichità convenzionale avrebbe finito per emergere. Tuttavia il C. fu ...
Leggi Tutto
LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] matematiche discutendo la tesi Intorno alle algebre legate ai gruppi di ordine finito (in Rendiconti del Seminario matematico della R. Università di Roma, s un piano desarguesiano in uno spazio tridimensionale e una classificazione combinatoria ...
Leggi Tutto
GUGLIELMO di Massa
Mauro Ronzani
Nacque probabilmente intorno al 1160, ignoriamo dove; si ritiene che suo padre fosse Oberto, figlio del marchese Alberto Corso (e fratello del marchese Guglielmo), e [...] pontefice e di Biagio. Si lasciò però un certo spazio di manovra: da un'altra lettera innocenziana con la l'atteggiamento da lui assunto nella questione della Gallura avrebbe finito per metterlo in difficoltà nei confronti della città toscana.
In ...
Leggi Tutto
PIERATTI, Domenico e Giovan Battista
Cristiano Giometti
PIERATTI, Domenico e Giovan Battista. – Fratelli, nacquero a Firenze rispettivamente il 4 ottobre del 1600 e il 17 settembre del 1599. Seppure [...] su conchiglia e di un Amorino su tartaruga destinati al nuovo spazio che si andava creando intorno all’Isola, su disegno di Giulio Galli dovette attendere non poco, visto che il marmo risulta finito non prima del 1652 e posto in opera solo nel 1659 ...
Leggi Tutto
DE ANGELIS, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ascoli Piceno il 16 apr. 1792 da Vincenzo, ricco possidente, e da Maria Alvitreti, discendente da illustre famiglia ascolana insignita del marchesato [...] D. restò in Svizzera esattamente nove anni. La sua missione, fin dall'inizio molto delicata in un paese in cui il cattolicesimo a lui non si vide precluso a priori un limitato spazio di manovra. Se addirittura qualche testimone poté registrare in più ...
Leggi Tutto
PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] attraversare l’intera lunghezza della casa, che finiva così con l’assomigliare a uno sfaccettato Colorado, 1970-72 ecc.), ma anche con l’esplorazione dell’architettura dello spazio sacro che, dopo il convento del Carmelo a Sanremo (1958), le chiese ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...