Schifano, Mario
Bruno Di Marino
Pittore e regista cinematografico, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934 e morto a Roma il 26 gennaio 1998. Tra i massimi pittori italiani del dopoguerra, noto anche [...] visione, dando all'autore la possibilità di accogliere nello stesso spazio visioni e tempi diversi, intermittenti e dilatati. S. si progetto (il film Laboratorio umano che doveva essere prodotto da Carlo Ponti), girò esclusivamente film amatoriali in ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] d'arte direttamente davanti agli spettatori, lasciando spazio all'improvvisazione.
I principali interpreti
I maggiori che trasformò l'opera d'arte da oggetto unico in un prodotto in serie, come nella celebre serie dei barattoli di minestra Campbell ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] le forze dello spirito e della materia; immenso occupa lo spazio, in ogni aspetto è sovrumano, nel volume corporeo e nudità di molte figure del Giudizio. In seguito l'oscuramento prodotto dai ceri e forse i ritocchi per schiarire lo sfondo, resero ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] diventa per I. Kant o. fenomenico, prodotto dall’interazione tra categorie e intuizioni sensibili, o possono essere punti-o. prende il nome di spazio-oggetti del sistema, in contrapposizione a spazio-immagini.
Linguistica
S’intende per o. dell’ ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] variate sostanzialmente le unità di misura usate per lo spazio e quindi per l’architettura e le altre Le proprietà fondamentali delle p. sono: a) proprietà caratteristica: il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi: ad = bc. Se a, b, c, ...
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Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] sviluppo economico, di cui promuove l’adeguamento degli effetti sullo spazio fisico ai principi di sostenibilità, di equità e di a budget, qualità, gestione del personale), natura del prodotto (in ambiente pluriprodotto la p. ha maggiore rilevanza ed ...
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Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] di valori estetici in ogni tipo di prodotto, dalla carta da parati al gioiello, , è la prima espressione architettonica del nuovo stile nella quale funzione, struttura, spazio e decorazione sono espressi in una unità totale; insieme a Horta, H. ...
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Pseudonimo del writer ed artista statunitense Lenny McGurr (n. New York 1955). Formatosi nell’ambiente dell’era pioneristica del graffiti-writing è autore, in una fase successiva, del sovvertimento della [...] i motivi figurati più riconoscibili. Spesso accostate a Kandinsky, le opere di F. sono in realtà il prodotto dell’istintiva ricerca di uno spazio creativo proprio. La novità e l’originalità della ricerca proposta da F. non mancano di portarlo sul ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] (H. Bergson), mentre è recepita l’importanza che il movimento assume nella scienza e nella tecnica come prodotto dalla correlazione allo spazio del tempo, la scoperta cioè del tempo come quarta dimensione della realtà. Da tali premesse deriva lo ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] in scena di una ‘azione’ programmata, entro uno spazio non necessariamente istituzionale, di solito alla presenza di un regola della conservazione e dell’eventuale commercializzazione del prodotto. Tipico esempio di fusione di più linguaggi artistici ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...