Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] ) e che, in particolare, l’attacco armato contro l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di uno Stato da parte di un altro Stato (Aggressione. Diritto internazionale) costituisce un crimine contro la pace (Crimini internazionali).
Il ...
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Processo attraverso cui un territorio sottoposto a regime coloniale acquista l’indipendenza politica, economica e tecnologica dal paese ex-colonizzatore. In particolare, il processo storico, iniziato con [...] dichiarazione della Carta Atlantica (1941), affermando il diritto dei popoli all’autodeterminazione, suscitarono le speranze Federazione malese, che dal 1963 con lo Statodi Singapore (poi erettosi in Stato indipendente, 1965) e i territori del Borneo ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] 1948 quella onoraria, fu consultore, deputato alla Costituente e dal 1948 senatore didiritto. Nel 1947 fu nominato socio onorario dell'Accademia dei Lincei, della quale era stato in passato (1923-35, 1945) socio nazionale; nello stesso anno fondò a ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 [...] voto di fiducia governi di segno politico opposto. È stato insignito di numerose onorificenze, fra cui quella di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone (1992).
Opere
Tra gli scritti, a carattere memorialistico: Il torto e il diritto: quasi ...
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Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî didiritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni didiritto civile; [...] ricordare i suoi ritratti, vivaci interpretazioni di caratteri sullo sfondo di un avvenimento). Del 1531 sono i Discorsi del modo di riformare lo stato dopo la caduta della repubblica e di assicurarlo al duca Alessandro. Degli scritti guicciardiniani ...
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Uomo politico italiano (Mantova 1873 - Roma 1952). Tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. [...] crisi nella quale si dibatteva lo stato liberale, tanto da essere accusato di avere favorito il progressivo affermarsi del Nazionale), presidente della commissione dei trattati, senatore didiritto nella prima legislatura repubblicana e (dal 1948 alla ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] 313 riconosce al culto cristiano l’uguaglianza didiritti tra gli altri culti, non può costituire un punto d’arrivo, perché il cristianesimo non può divenire uno dei culti dello Stato. La restaurazione pagana di Giuliano (361-363) è effimera e già ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] del nuovo Stato ha in qualche modo coinvolto tutte le etnie. Alla rivoluzione va riconosciuto il merito di aver salvato molte etnie e lingue in via di estinzione, con lo statuire parità didiritti, alfabetizzando gruppi privi di scrittura e ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] .
1598: l’Editto di Nantes di Enrico IV riconosce libertà di culto e diritti politici ai protestanti francesi mettendo fine a 38 anni di guerre di religione.
17° sec. Crisi economica e demografica; il sistema degli Stati centralizzati provoca una ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] il quale, dopo i Vespri Siciliani (1282), N. divenne anche, didiritto, capitale del Regno, raggiungendo, verso il 1340, i 60.000 1958, il finanziamento da parte dello Statodi piani di ricostruzione svincolati dallo strumento urbanistico generale e ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...