GHERARDO di Giovanni del Fora e suo fratello Monte
Paolo D'Ancona
Coltivarono in Firenze, sullo scorcio del sec. XV, la pittura, il mosaico, l'intaglio in rame, ma specialmente la miniatura. Delle opere [...] di pittura ricordate dal Vasari, l'unica che ci permetta tuttora di giudicare di G. è l'affresco del tabernacolo di via Cavour a Firenze, rappresentante una Vergine col Bambino e Santi. Come mosaicista lavorò per Santa Maria del Fiore insieme col ...
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MONTANO, Giovanni Battista
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Laura Marcucci
Nacque a Milano intorno al 1534. Lo si deduce da F. Villamena che, in un'incisione posta intorno al ritratto del M., lo dichiara alla data della sua morte [...] febbr. 1599 si impegnò ad eseguire per la cappella dell'Arciconfraternita del Ss. Corpo di Cristo in S. Lorenzo in Damaso un tabernacolo ligneo alto circa m 2.90, esclusa la predella e la croce (Bilancia). Per la stessa chiesa, nel gennaio 1612, il M ...
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LAMBERTI, Pietro (Piero) di Niccolò
Maura Picciau
Figlio dello scultore Niccolò di Pietro e di Caterina di Guglielmo da Tolosa, nacque con ogni probabilità a Firenze intorno al 1393. È documentato la [...] prima volta nel 1410, impegnato con un Vittorio di Giovanni a "nettare" alcune parti, non identificate, di un tabernacolo di Orsanmichele, su incarico del padre allora capomastro del portale della facciata. A. Markham Schulz (p. 22) dà notizia della ...
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Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] giovanili di D.; e inoltre la grande vetrata circolare dell'abside del duomo di Siena (1287-1288) e un tabernacolo della National Gallery di Londra. Iniziatore della nuova pittura senese, D., più che ai suoi immediati predecessori in questa ...
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Anticristo/Messia
Andrea Piazza
"Sale dal mare una bestia piena di nomi blasfemi, la quale, infierendo con zampe d'orso e con fauci di leone, e nelle altre membra con forma di leopardo, apre la bocca [...] per oltraggiare il nome divino, e non smette di assalire con simili dardi né il tabernacolo di Dio né i santi che abitano nei cieli" (Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, Reg. Vat. 19, cc. 156v-159v, nr. 256; traduzione a cura dell'autore). ...
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DIOLIVOLSE (Diolivolsi), Agostino (Agostino da Trapani)
Gioacchino Barbera
Nacque a Trapani agli inizi del sec. XVII. Entrato nell'Ordine dei cappuccini, risulta attivo in Sicilia e in Emilia come scultore [...] 1951, p. 44; Gandolfo da Polizzi, Due artisti sconosciuti del Seicento: i frati A. e Vincenzo da Trapani, autori di pregevoli tabernacoli in legno, in L'Italia francescana, XXIX (1954), pp. 313-321; Id., I frati cappuccini A. D. e Vincenzo Coppola da ...
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Scultore e intagliatore (n. Fiesole 1437 - m. 1493). Dapprima si accostò a Desiderio (tondo col ritratto di Lemmo Balducci in S. Egidio a Firenze, 1472). Il monumento funebre a Barbara Manfredi (Forlì, [...] agitate curve verrocchiesche delle figure del monumento di A. Tartagni in S. Domenico a Bologna. Altre opere attribuitegli sono: il tabernacolo per S. Maria di Monteluce a Perugia (1483); le tombe dei coniugi Oliva a Montefiorentino (1485-88); un ...
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IACOPO Landini detto del Casentino
Pittore, nato a Firenze nel 1297, morto a Pratovecchio nel 1358 o 1368. Fti nel 1339, assieme con Bernardo Daddi e altri pittori fiorentini, tra i fondatori della corporazione [...] opere menzionate come sue dalle fonti antiche, la meglio conservata è la Madonna di Mercato o della Tromba, nel tabernacolo del palazzo dell'Arte della lana. Intorno a questa la critica recente ha raggruppato un numero considerevole di altre pitture ...
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FRANCESCO d'Antonio
Francesca Artuso
Ignoto è l'anno di nascita di questo orafo senese che, allievo di G. Turini, risulta attivo nella sua città almeno dal 1440, anno in cui ricevette l'incarico di [...] per l'anello del capitano del Popolo. Nove anni più tardi, il 14 maggio 1449, l'Opera del duomo gli commissionò un tabernacolo d'argento; nel 1450 F. lavorò accanto al Turini per la realizzazione di due orciuoli d'argento. Queste opere sono andate ...
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Scultore (n. forse a Sezze - m. Roma dopo il 1470). Documentato a Roma dal 1451, lavorò anche a Napoli all'arco di Alfonso I in Castelnuovo (1453-58). Partecipò a varie iniziative di Pio II per S. Pietro: [...] di S. Pietro e S. Paolo (ora nell'Aula del Sinodo in Vaticano), un colossale S. Paolo (posto poi su ponte S. Angelo), tabernacolo di S. Andrea (con Isaia da Pisa, ora nelle Grotte Vaticane), ecc. Lavorò alla tomba di Pio II (ora in S. Andrea della ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...