Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] s. M. e, dopo l'avvento del nazismo, a Parigi. In seguito alla disfatta della Francia, cercò di fuggire negli Stati Uniti, ma alla di un'unica e divina lingua originaria, scaduta nel corso del tempo a insieme di segni e a convenzionale strumento di ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] (oltre l’80% degli abitanti) e campagne. Le grandi agglomerazioni urbane si riducono, in sostanza, a tre: da tempo consolidate sono quelle orientali di Toronto, con 5,3 milioni di abitanti, e Montréal, con 3,6 milioni; sulla costa occidentale, quella ...
Leggi Tutto
Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] a preferire la dizione Gesù di Nazareth. ▭ Sul fatto che in G. C., con il suo avvento sulla Terra, con la a Gerusalemme, dopo l'ingresso trionfale e umile insieme, e la purificazione del Tempio - di cui non resterà pietra su pietra (Mt. 24, 2; Mc. 13, ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] di r. sono anche Althusius e Locke (che parla esplicitamente di un «appello al cielo»).
Con l’avvento la quantità di calore trasmessa nell’unità ditempo, U è il coefficiente globale di trasmissione del calore, S è l’area della superficie di scambio, ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] rigettata, insieme alla possibilità di una soluzione politica del conflitto. Nello stesso tempo, è stata sferrata una di grande importanza per la cronaca relativa ai sovrani cingalesi fino a Vimaladharmasūriya II (1692).
Il 19° sec. segna l’avvento ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] e selvagge fino all'avvento delle grandi civiltà, come quella greca, cristiana e moderna. Di qui il disegno grandioso ed quanto è il "proprio tempo appreso con il pensiero". Per quanto riguarda poi specificamente il suo tempo H. ritiene che segni ...
Leggi Tutto
Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] dell'importanza ormai storica della sua persona. All'avvento della Restaurazione, in un mondo che riconosceva sempre in lui l'ultimo e sommo rappresentante di una cultura umanistica, a un tempo tipicamente tedesca e profondamente europea; più tardi ...
Leggi Tutto
Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] in un commovente tributo d'ammirazione dei maggiori musicisti francesi del tempo, Meyerbeer, Gounod, ecc. Dall'Italia gli giungevano parimenti opere giovanili ovunque queste apparissero, significò l'avventodi un teatro assai diverso: uno stile ...
Leggi Tutto
Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] francese del suo tempo), imponeva un chiarimento circa le caratteristiche dell'uomo al di fuori di queste società. A felice di organizzazione sociale, seguono tuttavia forme sociali sempre più strutturate, soprattutto per via dell'avvento della ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] rivelano infatti risultato non di errori più o meno casuali, ma del privilegiamento di una dimensione del tempo, e cioè del presente sono scomparsi, ma ancora non si intravede l'avventodi nuovi, il rapporto alla verità rimane sostanzialmente affidato ...
Leggi Tutto
avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...