Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] che si collega allora direttamente all’idea di ‘pluriversalità’ – anziché ‘universalità’ – della ragione e che gli appare come la filosofia più adatta a incarnare lo spirito del tempo. Scrive pochi anni dopo: «lo scetticismo è la concezione propria ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] Newton ipotizzò l'esistenza, accanto alla forza di attrazione universale, di una moltitudine di forze microscopiche di attrazione e caratterizzavano quella tradizione. Lavoisier si considerava allo stesso tempo un filosofo della Natura e un chimico, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] non senza un confronto con il mondo islamico, con l’universalismo religioso degli «Acta eruditorum» e con il mondo olandese di Pietro Giannone, Milano-Napoli 1970.
Pietro Giannone e il suo tempo, Atti del Convegno di studi, Foggia 1976, a cura di R ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] delle naturali disposizioni alla ragione - il cosmopolitismo si configura allo stesso tempo come un elemento determinante della filosofia kantiana della storia.
Cosmopolitismo e universalismo nel pensiero tedesco tra Sette e Ottocento
La crisi dell ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] contesto di una res publica christiana tendenzialmente universale e accettata come strumento del piano divino pastorale per la quaresima, Torino 1893.
Romeo, R., Cavour e il suo tempo (1842-1854), Roma-Bari 1977.
Tocqueville, A. de, De la démocratie ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] ricercare le cause naturali nella Natura, la cui causa prima universale è il firmamento od ottava sfera, seguita dalle sfere dei agli aspetti dei dodici segni e dei sette pianeti, del tempo (se secco o umido), della diversità delle stagioni e del ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] spesso scriveva in piedi chino sul tavolo e anche il tempo per trovare una sedia o mangiare gli sembrava sprecato. Fu riconoscergli un qualche tributo nella scoperta della gravitazione universale, o di Wallis, che aveva ottenuto risultati simili ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] il solo grande autore di tutti gli autori è il tempo. Questa riflessione baconiana, assai nota, sarà spesso ripetuta nei sei sezioni: la prima avrebbe dovuto offrire una descrizione universale del sapere, la seconda l'interpretazione della Natura, ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] parti; il che corrisponde poi a quelle condizioni di universale felicità di cui, dopo essersi anche esteticamente occupato 1909-1911, II). Per eccellenza 'autorità logica' del suo tempo, fu ancora sull'opera di Boezio quale filosofo e traduttore che ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] ben lungi dall'essere una cosa - tanto meno una cosa universale e dal significato univoco - è un costrutto teorico-linguistico.
certa sua versione, essa ha attraversato, prima del nostro tempo, anche l'intera modernità, dall'età di Descartes in poi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...