Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] , del peccato originale sono presentate sotto una luce profondamente diversa da quella tradizionale. Ma è soprattutto la teodicea ficiniana che presenta una fisionomia nuova. In Dio sono le forme sostanziali, che costituiscono gli esemplari e ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] per parte protestante e C. Baronio per parte cattolica – conosce un nuovo slancio, nel momento in cui, con la secolarizzazione della teodicea leibniziana, si passa dalla storia a «la» storia nel senso esplorato a fine sec. 20° da R. Koselleck. In un ...
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GATTI, Giuseppe
Massimo Cattaneo
, Giuseppe. Nacque il 26 ag. 1810 a Casorzo, nel Monferrato da Giovanni Antonio e da Maria Maddalena Ronco. Scarse sono le notizie sugli anni della sua formazione religiosa [...] a Casale, ma questa volta per l'editore Maffei, dette alle stampe il poemetto in stile dantesco Saggio di teodicea cristiana alla gioventù cattolica d'Italia, con cui intendeva colpire, ricorrendo alla satira, i liberali anticlericali.
Dal 1878 il ...
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VALSECCHI, Antonio
Massimo Mancini
(in religione Antonino). – Nacque a Verona il 25 dicembre 1708 dal veronese Giordano e dalla vicentina Elisabetta Orgiana.
A diciassette anni entrò nell’Ordine dei [...] XIX (1986), pp. 116 s.; G. Lorizio, Eschaton e storia nel pensiero di Antonio Rosmini: genesi e analisi della Teodicea in prospettiva teologica, Napoli 1988, passim; M. Rosa, Settecento religioso: politica della Ragione e religione del cuore, Venezia ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] o signa credibilitatis, che appartengono alla cosiddetta teologia "propedeutica". Questa è chiamata pure "teologia naturale" o "teodicea", in quanto appartiene a quella parte della filosofia più alta che fu detta "metafisica" o "filosofia prima ...
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Giustiniano (Giustiziano; Iustiniano)
Paolo Brezzi
Luigi Vanossi
Imperatore romano d'Oriente, che governò dal 527 al 565. D. dedica a lui l'intero canto VI del Paradiso, riservandogli un posto eccezionale [...] , per scoprire la giustificazione ideale dei successi e delle virtù del popolo romano. D. compie un gran salto passando dalla storia alla teodicea vera e propria (i versi fondamentali sono quelli di Pd VI 82-90), ma in sede di esame della figura di G ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] da un esame della r. in quanto tradizione vigente, rafforzata anche a volte dal potere pubblico, Leibniz nei Saggi di teodicea (1710) e nei Principi della natura e della grazia (1714) esprime l’esigenza di un cristianesimo che si accordi con ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] , le ingiustizie e le sofferenze, inspiegabili in una prospettiva puramente individuale e moralistica) come una vera "teodicea", ossia una giustificazione di quel disegno divino di liberazione dello spirito che tocca poi alla filosofia comprendere ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] , particolarmente su Alberto Magno e S. Tommaso d'Aquino; quest'ultimo se ne valse in parecchi punti importanti della teodicea (cosa rilevata dal Chossat, art. Dieu, in Vacant, Dict. de theologie catholique, IV, Parigi 1911, passim), come della ...
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La vita. - Giovanni Domenico Campanella nacque a Stilo in Calabria il 5 settembre 1568 da Geronimo e Caterina Martello. Appena adolescente si fece frate, ed entrò nell'ordine domenicano, col nome di fra [...] sensista nella fisiologia, e insieme divinatore di una gnoseologia quasi idealistica; immanentista nella cosmologia e nella teodicea e tuttavia incerto tra immanenza e trascendenza in una ontologia mezzo idealistica e mezzo tomistica; naturalista in ...
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teodicea
teodicèa s. f. [dal fr. théodicée (comp. del gr. ϑεός «dio» e δίκη «giustizia»), introdotto dal filosofo ted. G. W. Leibniz con il titolo del suo libro Essais de théodicée (1710)]. – Termine filosofico che, dopo il significato originario...
ottimismo
s. m. [dal fr. optimisme, der. del lat. optĭmus «ottimo»]. – 1. Nel linguaggio com., la disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, oppure ad attendersi uno sviluppo...