Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] altro principio: per dimostrare che un teorema matematico è valido per ogni numero naturale di Liouville 0,10100100000010…, in cui le file di zeri hanno lunghezza 1, 2, 2×3, 2×3 idee. Egli costruì un’intera teoria degli insiemi infiniti, o se si vuole ...
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Analisi non lineare: metodi variazionali
Antonio Ambrosetti
I primi problemi di calcolo delle variazioni si presentano quasi spontaneamente, anche nello studio della geometria elementare e hanno infatti [...] 1)2) soluzioni con un numero di zeri in (0,π) non minore di dei punti critici di f vincolati su M, cioè degli x∈M tali che esiste λ∈ℝ per cui ∇f 0.
Il secondo risultato che vogliamo enunciare è il teorema del passo montano.
Supponiamo che J∈C1(H,ℝ) ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] calcolatori e degli algoritmi, tipo gaussiano: si considerano gli zeri del polinomio ortogonale φn+1 oppure 1)]. Per l'analisi dell'errore di discretizzazione locale τj (h) si ricorre al teorema di Taylor: poiché f(xj,yj)=y′ (xj), si ottiene che τ(h ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria analitica dei numeri
Günther Frei
Teoria analitica dei numeri
La teoria analitica dei numeri non è una teoria matematica ben definita, [...] per un carattere χ non avesse zeri nella regione
Nel 1955 T. Tatuzawa stabilì il teorema di Vinogradov per campi di è estesa a tutti gli ideali interi a di Am, cioé all'insieme degli ideali frazionari di k primi con m, e χ è un carattere del ...
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Serie storiche, analisi delle
Franco Giusti
Finalità
Una serie storica è un insieme finito cronologicamente ordinato di osservazioni x₁, x₂, x₃,..., xT relative a un carattere X, generalmente equidistanti, [...] William Beveridge, e verso la metà degli anni quaranta nelle ricerche di Maurice come riferimento fondamentale il teorema di Wold, il ma non sempre stazionario, tranne nel caso in cui tutti gli zeri del polinomio ϕ(L) di grado p nell'operatore L siano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La matematica del Novecento è stata paragonata nel 1951 da Hermann Weyl al delta del [...] zeta ha infiniti zeri sulla retta critica e nel 1942 Atle Selberg riesce a stimare la densità media degli zero non banali nel 1973, mettendo a frutto la teoria degli schemi di Grothendieck.
L’ultimo teorema di Fermat
È noto che Pierre de Fermat ...
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equazione differenziale, problemi ai limiti per una
equazione differenziale, problemi ai limiti per una problemi di grande importanza in quelle applicazioni in cui vengono assegnate delle condizioni [...] Rouché-Capelli, teorema di). In particolare = C1(cosx + − sinx).
Il caso degli infiniti autovalori si verifica ogniqualvolta l’equazione si u0(x) = sinx, corrispondente a λ0, non ha zeri in (0, π). Inoltre, autofunzioni corrispondenti ad autovalori ...
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sommazione, metodi di
sommazione, metodi di metodi volti a estendere la definizione di somma di una → serie numerica, allo scopo di assegnare un valore anche a serie che non risultano convergenti in [...] 1 come estremo destro. Il teorema di → Abel garantisce la . Per esempio, non è lecito inserire degli addendi uguali a zero. In particolare, nuova serie è A-sommabile al valore 2/3. Mettendo gli zeri dopo i termini negativi si ottiene la somma 1/3, e ...
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Matematico tedesco (Hildesheim 1859 - Zurigo 1919), prof. (1884-92), all'univ. di Königsberg, poi, fino alla morte, al politecnico di Zurigo. Socio straniero dei Lincei (1913). A soli 17 anni, quando era [...] D. Hilbert che vi studiava, pervenendo a una visione sintetica degli indirizzi della scuola geometrica di F. Klein e di quella assegnati, sugli zeri di una funzione olomorfa f(z), limite di una successione di funzioni olomorfe (teorema di H.), ...
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POTENZIALE
Giovanni GIORGI
Roberto MARCOLONGO
Sin dal 1777 G. L. Lagrange, sviluppando la dottrina matematica dei campi di forza newtoniani, ebbe a rilevare che questa trattazione si può semplificare [...] punti di partenza gli zeri delle scale termometriche oppure , coordinate del punto potenziato rispetto alla terna degli assi dell'ellissoide) e supposto l'ellissoide a tre e a due dimensioni. Il secondo teorema è quello celebre della media, ossia: Se ...
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