(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] d'invarianti (H. Bass, 1968; R. Swan, 1968; J. Milnor, 1971), che hanno trovato importanti applicazioni in topologia e in teoriadeigruppi.
In generale l'a.o., con i metodi e gli strumenti che ha creati, è penetrata profondamente in molte branche ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] ai precedenti, che sono di tipo geometrico, questo modello è basato su algoritmi algebrici, definiti dalla teoriadeigruppi, che sottintendono strutture simmetriche di tipo universale. Da queste derivano i possibili tipi di eccitazioni nucleari ...
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Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, [...] scorso, la matematica, rivolgendo l'osservazione di base all'interno del proprio dominio, scopre, con il linguaggio degl'insiemi e con la teoriadeigruppi, la possibilità di unificazioni nei propri modelli e nei propri metodi. Infatti agli oggetti ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] che si ottengono l'una dall'altra utilizzando la legge associativa. Da considerarsi ormai classica la teoriadeigruppi abeliani liberi con t generatori (v. gruppo, in questa Appendice).
Presa un'a. A con le stesse operazioni fα e t generatori (ogni ...
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Thompson, John Griggs
Luca Dell'Aglio
Matematico statunitense, nato a Ottawa (Kansas) il 13 ottobre 1932. Si è laureato alla Yale University nel 1955, ottenendo quattro anni dopo il dottorato presso [...] Oxford (1987).
Le ricerche di T. hanno in primo luogo riguardato la teoriadeigruppi finiti che è stata radicalmente modificata dai suoi fondamentali contributi. Sulla base dei metodi utilizzati nella sua tesi di dottorato - per provare una classica ...
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Matematico, socio nazionale dei Lincei e accademico pontificio. Nato a Verona il 18 aprile 1875, si laureò (1898) a Bologna, dove ebbe maestri S. Pincherle, F. Enriques, C. Arzelà, e fu successivamente [...] di pregiati rapporti su taluni indirizzi delle matematiche. Ma soprattutto è noto come cultore in Italia della teoriadeigruppi continui di trasformazioni, alla quale ha recato importanti contributi, specialmente con la completa determinazione (nel ...
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Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] di grafi in superfici non orientabili.
La classificazione deigruppi finiti
La classificazione deigruppi finiti offre un'ottima chiave di lettura per seguire lo sviluppo della teoriadeigruppi (v. gruppo, XVII).Si possono cioè vedere molti teoremi ...
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PROBLEMA (ted. anche Aufgabe)
Federico Enriques
In senso largo significa domanda di determinare o costruire un ente (per es., una figura geometrica o un numero o una funzione) che soddisfi a date condizioni. [...] , perché l'integrale di un'equazione differenziale si possa esprimere mediante semplici quadrature, come già la teoriadeigruppi di sostituzioni sopra lettere aveva condotto E. Galois a riconoscere le condizioni particolari per la risolubilità delle ...
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NUMERI, Teoriadei
Enrico Bombieri
Gli sviluppi recenti della t. dei n. (v. aritmetica: Aritmetica inferiore o teoriadei numeri, IV, p. 370) hanno condotto alla soluzione di problemi fondamentali e [...] congruenze polinomiali modulo p. La soluzione del problema ha richiesto le tecniche più raffinate della topologia e geometria algebrica e della teoriadeigruppi di Lie.
Analisi p-adica. - Se p è un numero primo, n è intero e pα è la massima potenza ...
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TETRAEDRO
Giovanni Sansone
. Poliedro con 4 facce triangolari, 4 vertici, 6 spigoli, 6 diedri. Si può anche definire come piramide a base triangolare, e, in questo senso, ciascuna delle sue quattro [...] 1910, pp. 111-125; P. Couderc e A. Ballincioni, Le premier livre du tétraèdre, Parigi 1935; per il gruppo tetraedrale: L. Bianchi, Lezioni sulla teoriadeigruppi di sostituzioni, ecc., Pisa 1900, pp. 108, 122; F. Enriques e O. Chisini, Lezioni sulla ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...