Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] più familiare ai biologi, di riproduzione differenziale di genotipi.
Il modello esplicativo elaborato con la 'teoria sintetica dell'evoluzione' è appunto centrato sulla riproduzione differenziale di varianti individuali all'interno di una variazione ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] B.S. Haldane: le loro elaborazioni matematiche, sebbene elementari, contribuirono in modo significativo alla formazione dellateoria sintetica dell'evoluzione, ovvero alla sintesi fra darwinismo e mendelismo che è alla base degli sviluppi più recenti ...
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GENETICA MEDICA
Bruno Dallapiccola
Mentre la g. umana studia le variazioni e l'ereditarietà nell'uomo, la g. m. ha per oggetto l'applicazione di questi principi alla pratica medica. La g. m. ha conquistato [...] di DNA.
La teoria formulata all'inizio del secolo, che indicava l'origine delle neoplasie in un'aberrazione cromosomica, ha trovato negli ultimi anni vari ordini di evidenze, soprattutto nella non-casualità dell'evoluzione clonale del cariotipo in ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] da esse causati. Un'altra risposta si potrebbe trovare nella teoria proposta da C.A. Janeway, secondo la quale gli Mls Questa spiegazione è però in contrasto con il principio generale dell'evoluzione, che afferma che la natura tende a eliminare quei ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] , in quanto le teorie avanzate per spiegare l'evoluzione primordiale commettono l'errore di estendere il concetto di genealogia degli organismi anche agli stadi precoci dell'evoluzione, assumendo che durante l'era dell'ultimo progenitore comune i ...
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TERMODINAMICA (XXXIII, p. 573)
Mario Ageno
Donato M. Fontana - Gino Parolini
Il secondo principio della termodinamica in biologia - Per la generalità dei suoi principi, la t. costituisce lo strumento [...] principio consente di prevedere il senso dell'evoluzione spontanea di ogni sistema, evoluzione che porta in ogni caso da , infine, J. Meixner, I. Prigogine, formularono una teoria per i fenomeni irreversibili che, comprendendo la legge di reciprocità ...
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Cenni di storia e fondamenti metodologici. - Le origini. - La parola fu impiegata per la prima volta da K. Pearson (1857-1936) nel primo numero di Biometrika, la rivista nata a Londra nel 1901, che per [...] il termine b. associandolo a una rivista, dedicò i suoi sforzi maggiori di matematico come Galton alla "teoria matematica dell'evoluzione", pubblicando dal 1894 al 1905 ben 96 lavori sull'argomento. La b. viene così intesa riduttivamente come ...
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WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] ", cioè sulle cellule destinate alla riproduzione, ed è perciò nulla agli effetti dell'eredità e quindi dell'evoluzione. Il W. è inoltre autore dellateoriadella continuità del plasma germinale (v. eredità), secondo la quale le cellule germinali ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] altra che era in origine omologa, ma che è diventata diversa nell'evoluzione: per es., l'animale forma zampe al posto di antenne sulla , questa sostanza sia proprio il calcio. La teoriadella sostanza versata dallo spermio ha ricevuto di recente ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] v. e delle malattie da essi provocate sono numerose e sempre in continua evoluzione. Se l' tipo ("copy-choice" ed altri simili meccanismi di scambio genetico).
La teoriadella struttura "fine" del gene ha ricevuto importanti contributi dal lavoro di ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...