MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] attuale delleconoscenze la questione appare ancora controversa.
Diversa origine ha la Relazione della China, pp. 405-420; G. Spini, Ricerca dei libertini: la teoriadell'impostura delle religioni nel Seicento italiano, Firenze 1983, pp. 370-386; ...
Leggi Tutto
COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] nell'ambito di un catastrofismo quasi puro, pur mostrandosi a conoscenza di alcuni dati "anomali" (ammetteva, ad esempio, questo scritto il C. non solo riconosceva che la teoriadello Hutton, che le rocce costituite da "stratificazioni" cristalline ...
Leggi Tutto
PREZZOLINI, Giuseppe
Emilio Gentile
PREZZOLINI, Giuseppe (Vincenzo). – Nacque il 27 gennaio 1882 a Perugia, figlio secondogenito di Luigi e di Emilia Pianigiani. Il primogenito era Torello, nato il [...] luciferino, convinto della sostanziale incomunicabilità fra esseri umani e del significato relativo d’ogni conoscenza (Vita intima movimento di riforma nel cattolicismo, Firenze 1908; La teoria sindacalista, Firenze 1909).
Maturò così la decisione di ...
Leggi Tutto
TORRICELLI, Evangelista
Federica Favino
Nacque a Roma ai Prati di Castello il 15 ottobre 1608 da Giacoma Torricelli, della famiglia proprietaria del podere agricolo la Torricella, nei pressi di Faenza, [...] dell’aria secondo Baliani, come già ipotizzato dal medico olandese Isaac Beeckman). Torricelli era inoltre a conoscenza , pp. 103-118; E. Giusti, Euclides reformatus: la teoriadelle proporzioni nella scuola galileiana, Torino 1993; G. Medolla, Alcuni ...
Leggi Tutto
CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] deboli (come la pretesa neutralità politica dell'Ordine, altrettanto vera in teoria quanto discutibile in pratica, e , senza che il C. ne fosse al corrente. Venutone a conoscenza, questi se ne impadronì, ne specificò i lineamenti, seppe guadagnare ...
Leggi Tutto
FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] dell'opera completa, che, come si è detto, il F. prevedeva in quattro tomi, elenca gli "impedimenti" oggettivi e soggettivi ad una perfetta conoscenzadelle operazioni elementari ai numeri interi e frazionati (II); teoriadelle proporzioni, delle ...
Leggi Tutto
CAVALIERI, Bonaventura
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano negli ultimi anni del sec. XVI, da famiglia nobile ma non ricca. Suo padre, Bonaventura, era figlio di Lorenzo, a sua volta figlio di Ambrogio, [...] pratici, doni di libri ecc., ed è essenziale per la conoscenzadello svolgimento dei suoi studi (restano 112 lettere del C. e solo , in Italia e fuori, dellateoria e della pratica dei logaritmi e delle loro applicazioni alla trigonometria, è ...
Leggi Tutto
MISSIROLI, Mario
Roberto Pertici
– Nacque a Bologna, il 25 nov. 1886, da Giuseppe e da Amalia Baravelli, in una famiglia di piccola borghesia romagnola.
All’età di tre anni perse il padre: fu quindi [...] che il giovane M. incontrò nel 1904, nello studio dell’editore C. Zanichelli (Gente di conoscenza, Milano-Napoli 1972, pp. 9-14) –, ma il compiuta. Così il «liberalismo» non è tanto una teoria politica, ma un atteggiamento mentale che porta a ...
Leggi Tutto
STANZIONE, Massimo
Gianluca Forgione
‒ Nacque probabilmente a Orta di Atella, casale di Napoli, intorno al 1585 (De Dominici, 1742-1745 circa, 2008, p. 82; Giannone, 1771-1773 circa, 1941, p. 108). [...] della materia pittorica denunciano la conoscenza dei fatti salienti del primo naturalismo napoletano, ovvero l’assimilazione delle fig. 5, 92 note 18-19, 25, 34); S. Schütze, Teoria e pratica del disegno napoletano e l’arte del Cavalier Massimo, in Le ...
Leggi Tutto
CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] a Londra dove i contatti culturali e la conoscenza diretta della condizione operaia in una società industriale lo avvicinano teoria del valore di Marx, in contrasto col Candelari, su Laplebe (1º nov. 1882).
In occasione delle elezioni politiche dell' ...
Leggi Tutto
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...