Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] i neuroni o fra questi e il resto dell'organismo. Inoltre, la conoscenza del funzionamento di questo codice ha permesso di analogo a quello usato nel linguaggio verbale. La teoria selettiva della formazione dei circuiti sostiene invece che il ruolo ...
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Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] fatti enormi progressi nella conoscenza degli eventi molecolari alla base della degenerazione della fibra muscolare, che fibroso. Una seconda teoria suggerisce che la lesione del citoscheletro comporti un’alterazione dell’attività di proteine ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] sua frequenza notevole dovuta, probabilmente, sia alla sempre maggior conoscenza di questa nuova sindrome fra i medici e nella popolazione l'insorgenza della bulimia nervosa. Non è ancora possibile, però, costruire una teoria sintetica che spieghi ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] che voleva portare alla conoscenza di strati sempre più vasti dell'opinione pubblica. Si trattò monografico con contributi di vari autori, dal titolo F. B.: una teoria pratica per la trasformazione; R. Villa, Ritratti critici di contemporanei: ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] allo studio di un fatto morboso colla mente conscia delle coincidenze puramente anatomiche che sono state riscontrate, o dominata dalla conoscenzadelleteorie filosofiche sulle funzioni delle parti che esamina, andrà tentennando fra le une e ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] della neurofisiologia dell'occhio, cioè la conoscenza del modo nel quale le fibre nervose sono integrate nel complesso strutturale della nelle note della monografia del C. sarà fondata la teoria di Helmholtz che spiega la funzione dell'organo spirale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Maria Lancisi
Maria Conforti
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, [...] e comunicare il proprio sapere adeguatamente. Deve essere a conoscenzadelle discipline matematiche (geometria, ottica, geografia, idrografia), della chimica e della farmacologia – non solo in teoria, ma in pratica: la spezieria del S. Spirito è ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] da una parte, e dall'altra il progresso delleconoscenze scientifiche, attinto alle più autorevoli fonti italiane e straniere B., dalla volontà di evitare i grandi problemi dellateoria biologica, fermandosi a una problematica sperimentale espressa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] allo studio delle funzioni razionali delle radici, studio possibile ‒ anche a prescindere dalla conoscenza esplicita delle radici . Ruffini, inoltre, era stato introdotto alla teoriadelle equazioni da Cassiani, e dall’analisi dei manoscritti ...
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Medicina basata sulle prove di efficacia
Massimo Tombesi
La medicina delle prove di efficacia, nota anche come medicina basata sulle evidenze (EBM, Evidence-based medicine), è un metodo clinico ideato [...] l'applicabilità. Nell'insieme, la ricerca dell'obiettività delleconoscenze determina nei medici un atteggiamento di scetticismo concreto.
Il procedimento indicato nei quattro punti, in teoria, può essere appreso con relativa facilità (sono peraltro ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...