PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] del poeta» (p. VII). Un’affermazione emblematica del nuovo metodo, di cui Perrotta si dichiarò, nel solco delle teorie celebrazione delle vittorie e neppure nel mondo dei valori etici e politici: Pindaro è il poeta del mito. Dal canto suo, Saffo «fu ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] all’inizio del processo del dormire (fase incoativa o ingressiva; ➔ aspetto); fare in fare paura conferisce valore causativo della lingua italiana d’uso. Teorie e applicazioni descrittive. Atti del XVII congresso internazionale della Società di ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] solitamente la funzione di ➔ copula, è predicativo nei casi in cui ha valore di predicato di esistenza (per es., Dio è), di luogo (per Lessico e grammatica. Teorie linguistiche e applicazioni lessicografiche. Atti del Congresso interannuale della ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] dell’inglese e del tedesco, «l’italiano, con i termini lineetta e trattino, non distingue» fra il valore omissivo o « , Rosario (2008), Teorie e pratiche interpuntive nei volgari d’Italia dalle origini alla metà del Quattrocento, in Mortara Garavelli ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] superficiale, ma a livello sottostante è un oggetto. Altre teorie rappresentano la distinzione tra verbi inergativi e verbi inaccusativi in del soggetto del verbo (4 a.), quello dei verbi inergativi no (4 b.). L’uso del participio passato con valore ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] edito a Firenze nel 1910, un compendio delle teorie speculative indiane antiche e moderne, realizzato in collaborazione di questo confronto tra orientamenti speculativi sarebbe il doppio valoredel concetto di "karman", già testimoniato nel X libro ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] generi testuali peraltro ammettono adattamento: testi con valore legale (leggi, brevetti, istruzioni tecniche) hanno Tradurre. Dalla teoria alla pratica, Roma, Carocci, 2004).
Garzone, Giuliana (a cura di) (2005), Esperienze del tradurre. Aspetti ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] non equivalente, perché solo faccia conserva il valore idiomatico di «avere un brutto aspetto, è povero di ferro [...] la polvere del vulcano islandese è in grado di rilasciare . I problemi, i concetti, le teorie, Milano, Mondadori, 1982).
Sobrero, ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] , mentre resta libera la scelta del coniuge prescelto.
Critiche alle due teorie. - Benché entrambe le teorie abbiano mostrato di avere un notevole valore esplicativo in quei contesti (africani, per la teoria della discendenza; asiatici o amerindiani ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] oggetto) si dicono p. non per l’origine né per il grado di valore estetico, bensì per la loro elaborazione p. (che è qualcosa di più , 1909) ha combattuto la teoria romantica di idoleggiamento del primitivo e del p., formulando la sua Rezeptiontheorie ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...