Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] la lunghezza di S1 e S2.
3. Per ciascuno dei valori di j da 1 a L esegui i seguenti passi:
4 essere rese meno stringenti o abbandonate del tutto, dando luogo a concetti più questo modo la teoria delle macchine di A. Turing, la teoria degli a. normali ...
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Metodo numerico basato su procedimenti probabilistici, usato in statistica per la risoluzione di problemi di varia natura, che presentano difficoltà analitiche non altrimenti o difficilmente superabili. [...] volte l’ago per determinare il valore di P. Inoltre dimostrò che la soluzione analitica del problema è P=2L/(πd). usate anche nella fisica teorica (per studiare, per es., le teorie quantistiche di campo, i fenomeni critici e le transizioni di fase) ...
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Matematico tedesco (Königsberg 1862 - Gottinga 1943). È la figura più notevole della matematica della prima metà del Novecento e forse dell'intero secolo. A Königsberg frequentò l'università con [...] per altri. Infatti, secondo H., il valore delle dimostrazioni puramente esistenziali consiste nel fatto che linguistici in cui si esprimono le teorie stesse una volta fissata in modo rigido la morfologia del linguaggio) e di assumere come ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] e alessandrina.
Vita e opere
Dalla prefazione del Liber abbaci, unica fonte per la biografia del F., si sa che egli fu intuizione della teoria di Nicola d'Oresme sul valore intrinseco della moneta in contrapposizione alle teorie dominanti della ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e [...] e b sono interi che non contengono p come fattore primo. Il valore assoluto usuale viene detto archimedeo (a causa della relazione [5]), mentre differenziali.
Proprio come nel caso del principio di Dirichlet nella teoriadel potenziale, W. Hodge si ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] tutti gli epimorfismi in A). Si ha una teoria di ε−satelliti (ε sinistra) d'un ideali primi non nulli sono massimali, è una classe del tipo α; e perciò se A è un anello è lpD(A)=liD(A), e questo valore comune si chiama la dimensione globale sinistra, ...
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Algebra moderna. - L'"algebra moderna", che meglio si potrebbe chiamare "algebra astratta" o "algebra generale", si è sviluppata soprattutto negli ultimi venticinque anni dal connubio dell'algebra classica [...] vien detta comunemente il "prodotto" del gruppo. L'intera teoria dei gruppi costituisce così un capitolo ideale bilatero in cui p non entra come fattore primo; ρ dicesi il p-valore di a, in simboli ρ = ∣a∣p; la valutazione così introdotta gode ...
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TOPOLOGIA (v. analysis situs, I, p. 87; topologia astratta, App. II, 11, p. 1004; topologia, App. III, 11, p. 960)
Santuzza Baldassarri Ghezzo
La t. oggi è una delle discipline fondamentali della matematica; [...] 0 f ≃ idX. I funtori invarianti per omotopia prendono lo stesso valore su spazi dello stesso tipo di omotopia, nel senso che trasformano del calcolo dei gruppi di omotopia; importanti per questo, come anche per l'assiomatizzazione della teoria ...
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(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] λ2〈 ... tale che λn→λ* per n→∞, e per ogni valore λn c'è una biforcazione di soluzioni periodiche dove il periodo della in questa classe, limitandosi però al tipo di equazioni della teoriadel controllo. R. Jensen (1988) ha dimostrato un risultato di ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] il vettore univocamente determinato, che ha modulo uguale al prodotto del modulo di a per il valore assoluto di m, la stessa direzione di a, e, simmetria
Esse compariscono nella teoria dei momenti d'inerzia, nella teoriadel giroscopio, in quella ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...