Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] stata introdotta e caratterizzata nel capoverso precedente (special classe di antica nobiltà italica); il terzo » e (b) «qualcuno non risponde al telefono». La sostanza di questi stati di cose (chi è Francesca? di quale posto si sta parlando? chi ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] dei tre libri di cui si compongono, solo il terzo è una grammatica, mentre i primi due parlano della margine di incertezza, perché non compare nel libro) era stata pubblicata una grammatica toscana, quella dell’accademico Pierfrancesco Giambullari, ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] : il soggetto agente, l’oggetto paziente e un terzo argomento, il destinatario / beneficiario (14 a.-b.), )
Il morfema -si, tuttavia, non è ancora diventato marca distintiva dello stato finale, come mostra il fatto che si presentano con e senza -si ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] bewegt sich doch! Un calco può essere parziale, quando una parte è stata presa a prestito, l’altra tradotta, per es. ted. Nettogewicht a italianizzarsi, il tedesco la seconda, l’inglese la terza (Stammerjohann & Seymer 2007). Il DIFIT serve da ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] appaiono i seguenti fenomeni: l’uso del soggetto di terza persona, dove le forme tradizionali sono quasi scomparse a favore ed espressioni indotte dall’influsso burocratico (in stato di detenzione, proseguono gli accertamenti, soggetti privi ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] Bembo, il quale nei capitoli XXI-XXII del terzo libro delle Prose della volgar lingua, pur non censurandone sistema [...] che è alla base della lingua italiana ed erano stati accolti anche nelle varie norme scritte regionali [...] ma non furono ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] – semanticamente legati alle necessità elementari dell’uomo – siano stati introdotti e diffusi per via orale grazie ai mercanti e rodaggio (1933).
La quantità di francesismi introdotti nel terzo quarto del XX secolo rimane significativa, ma il ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] e al seno. La batteria, made in China, era stata comprata in un negozio di Torino. Il procuratore Raffaele Guariniello prima di chiudere 7-5. Più farraginoso per l’elvetico il terzo set, nel quale ha dovuto salvare le uniche due palle break sul ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio, che sono state scritte con esercizio di poetica e di retorica e resta formato il plurale», come nel caso di donna, donne; la terza «comprende i nomi mascolini, e femminini terminanti in E; la quale mutata ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] «Che diremo dell’altra fallacia»). Ma c’è anche un terzo personaggio, Lotario Sarsi (pseudonimo di Orazio Grassi), autore del libro periodo: «problema che sin qui non credo che sia stato saputo da filosofo né da matematico alcuno, ancorché da filosofi ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...