La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] (dell’ordine di 10–10 m, molto inferiore quindi alla lunghezza d’onda della luce), che è impossibile vedere atomi e molecole con pur tuttavia con una sua positiva sostanzialità. Tommasod’Aquino riprende invece la concezione aristotelica della m., ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] dei suoi seguaci, specialmente di Giuliano di Eclano, Agostino d’Ippona afferma l’assoluta necessità della g.: infatti, la La filosofia scolastica approfondisce la questione fino a s. Tommasod’Aquino, il quale studia particolarmente la g. detta in ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] di prove, fondate sulla causalità, e cioè a posteriori, hanno avuto particolare fortuna le ‘cinque vie’ di s. Tommasod’Aquino, che, in base ai principi della filosofia aristotelica, argomentava l’esistenza di Dio: a) dal movimento (inteso come ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] i. doveva piuttosto trarre il suo esser tale da un principio d’intelligibilità, la forma: già Platone aveva parlato di εἶδος ἄτομον in sostenuta da Giovanni Duns Scoto, la prima da Tommasod’Aquino. Queste due tesi divennero le tipiche soluzioni date ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] , in India, presso i Maya e gli Aztechi, dai Greci d’Alessandria con Claudio Tolomeo e dai suoi seguaci islamici.
Dalla nozione di di teologi e filosofi cristiani. Alberto Magno e Tommasod’Aquino testimoniano un vivo interesse per l’a. e ammettono ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] frammenti di i. si trovano nell’epistolario di s. Ignazio d’Antiochia, e in numerosi apocrifi. Tra questi va ricordato in seguiti da Abelardo, Adamo di San Vittore, s. Tommasod’Aquino, s. Bonaventura. Durante i secoli successivi l’innografia ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] favore in età postilluministica, dall’età cioè della Restaurazione in poi. Basti pensare alla rivalutazione del pensiero di Tommasod’Aquino, promossa da papa Leone XIII (1879).
La proposta di trovare una diversa forma di scansione del corso storico ...
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Filosofo e teologo, detto doctor Universalis (Lauingen, Svevia, forse 1193 o 1200 o 1206 - Colonia 1280). Maestro di Tommasod'Aquino, si impegnò a far conoscere la filosofia aristotelica con parafrasi [...] forse, e certo poi a Colonia ove andò nel 1248 a dirigere il nuovo Studium generale dell'ordine, ebbe scolaro Tommasod'Aquino. Provinciale di Germania (1254-57), difese davanti alla curia papale in Anagni gli ordini mendicanti contro Guglielmo di S ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] Dio) alla progressiva contemplazione dell'Uno in un ultimo atto d'amore. Dottrina particolarmente importante questa dell'amore, che con il cui il F. risente l'influenza, come Avicenna e Tommasod'Aquino; anche lo stesso Aristotele, che appariva al F., ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] dottrine di Eckhart (delle tesi condannate nel 1329) interpretate in senso ortodosso, spesso riportandole agli insegnamenti di Tommasod'Aquino. Il Büchlein der ewigen Weisheit è articolato come un dialogo tra il servo (Suso) e la Sapienza eterna ...
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aquinate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Aquinas -atis]. – Di Aquino, centro in provincia di Frosinone; abitante o nativo di Aquino. Per antonomasia, l’A., san Tommaso (più noto, infatti, come san Tommaso d’Aquino).
tomismo
s. m. [der. del nome lat. Thomas, corrispondente all’ital. Tommaso]. – Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di s. Tommaso d’Aquino (1225 o 1226-1274) e la corrente di pensiero cui ha dato luogo nel corso della storia,...