MOLESCHOTT, Jacob
Alessandra Gissi
(Jacobus Albertus Willebrordus). – Nacque il 9 ag. 1822 a ’s-Hertogenbosch, nella regione del Brabante settentrionale. La madre, Elizabeth Antonia van der Monde, era [...] della vita». E ancora: «Egli pare, in certi momenti, inebriato di verità, come altri è inebriato di sogni e di visioni trascendentali. Per ciò la sua eloquenza scientifica così spesso si eleva ad altezze quasi liriche» (cfr. G. D'Annunzio, Per una ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] pensato, e una s. figurata, che unifica il molteplice dell’intuizione sensibile. Va notato che per Kant queste s. trascendentali a priori costituiscono la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e che in generale la s. precede (e fonda) l ...
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PSICOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio ALIOTTA
Raffaele CORSO
. Il termine "psicologia" (dal gr. ψυχή "anima" e λόγος "ragionamento, discorso") significa letteralmente "dottrina dell'anima"; [...] nello stesso atto riconoscono la validità di tale critica nei riguardi di quella sostanza, da cui essi si distinguono come il trascendentale dall'empirico, l'a priori dall'a posteriori.
Di qui l'ambiguità della "psicologia razionale", che da un lato ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] carnale, i tratti di questo viso, il senso di questa parola portata da questa voce non sono le espressioni esteriori di un io trascendentale e nascosto, ma sono io, così come il mio volto non è un'immagine di me, ma sono io stesso. Nel c., infatti ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] essere accidentali o predicamentali, come le avventizie che si aggiungono alla cosa già costituita nel suo essere; ovvero essenziali o trascendentali, come quelle che per sé o in forza della loro essenza dicono riferenza a un'altra cosa (ad aliud ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] spalle la cultura europea dei primi decenni del secolo, con una forte impronta filosofica: la loro è una formazione trascendentale, non formalistica. Con questi autori ed altri protagonisti: con A. S. Eddington di The nature of the physical word ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea fondamentale di Fichte è costituita dalla concezione della filosofia come “dottrina [...] ricerca; alla fine dell’esposizione, dal lato della coscienza effettiva, di cui Fichte ha ricostruito sia le condizioni trascendentali di possibilità, sia gli elementi strutturali di fondo.
L’esposizione Nova methodo
Fichte non fu mai soddisfatto del ...
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Sistema sociale
Richard Münch
L'approccio sistemico alla realtà sociale
Parlare di 'sistemi sociali' presuppone l'applicazione della teoria generale dei sistemi all'analisi della realtà sociale (v. [...] società, cultura, personalità e comportamento viene studiato nel suo interscambio esterno con il sistema telico delle condizioni trascendentali dell'esistenza umana, con il sistema organico e con il sistema fisico-chimico. A questo livello sistemico ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] la conoscenza (IV, 8, 9).
Kant
Per Kant, che sottopone a critica la possibilità di una m. come scienza, le idee trascendentali della m., ossia i concetti della ragion pura, hanno a che fare non con l’unità sintetica delle rappresentazioni (l’«Io ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] e Aristotele.
Nell’opuscolo, rifacendosi anche alla disputa del Parmenide platonico, spiegò al filologo in quale senso i ‘trascendentali’ logici ens e unum potessero essere predicati delle creature e del Creatore; e gli illustrò, facendo i conti con ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...