MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] a E. Levinas) il tema della differenza non fosse pienamente declinato nel senso dell'alterità e della trascendenza; dava valore infine alla teologia simbolica perché in essa signoreggiava la figura retorica dell'ossimoro. L'ossimoro restituiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] singolo storicamente situato e l’essere verso cui egli si trascende, non può che configurarsi come una ermeneutica dell’essere trascendente. Prima ancora di Hans Georg Gadamer e Paul Ricœur, Pareyson elaborò a partire dagli anni Cinquanta una propria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] .
La religione di Capitini è allo stesso tempo spirituale e sociale; non è deistica ma teistica, seppur connotata da una trascendenza che si confronta con l’immanenza, così da sfociare nell’immagine di un Dio che vive nel presente l’invocazione umana ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] della sua speculazione: si trattava di mostrare più articolatamente quel suo tema di fondo, la rivendicazione della trascendenza entro l'inunanenza dell'idealismo assoluto: si trattava cioè di mostrare come si doveva combinare la rivalutazione delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] della «doppia verità», sulla necessaria divaricazione tra «savi» governanti detentori di una ragione secolarizzata, emancipata dalla trascendenza, e un popolo di sudditi prigionieri dell’ignoranza, soggiogati dal timore del divino). Ma in ogni modo ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] che riguarda Dio, Calcidio riprende gli elementi più caratteristici dell'Uno neoplatonico (e cioè soprattutto la duplice trascendenza rispetto alla sostanza e rispetto all'intelletto), la parte più complessa ed estesa del commento riguarda lo statuto ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] era un seguace dell'arianesimo e quindi negava la natura divina di Cristo e la dottrina della Trinità. La trascendenza del Dio dell'arianesimo, tuttavia, sembrava condurre al deismo, dottrina che lo scienziato rifiutava. Egli si dedicò alla ricerca ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] sentivano attratti da culti che, come il mitraismo o la massoneria, proponevano un'immagine disincarnata della trascendenza, consideravano quest'ultima sottoposta a regole e concepivano la comunità dei fedeli come gerarchicamente ordinata attraverso ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] a Dio".
La comunità di cui qui si parla non è definita dunque dall'immediatezza del rapporto consueto bensì dal riferimento alla trascendenza del mondo, della verità, di Dio; non è circoscritta da un ambiente o da una cultura, ma si apre alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] della prassi – concludeva – è la concezione storicistica della realtà, che si è liberata da ogni residuo di trascendenza e di teologia anche nella loro ultima incarnazione speculativa; lo storicismo crociano rimane ancora nella fase teologico ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...