GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] si coniugano perfettamente un certo gusto per il gioco lineare e gli effetti cromatici caldi e brillanti, già cari la morte di Eugenio IV, sono andati distrutti con le trasformazioni successive della basilica, tranne un frammento con Testa di Cristo, ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] passato, accompagnato da un senso di fine, di trasformazione e di irrecuperabilità del tempo andato con i suoi sogni suo agire contro le vessazioni. Il senso della parabola è lineare e facilmente intuibile, soprattutto se riferito a Napoli: il popolo ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] Popolo d'Italia) e un tentativo di raccordo non sempre lineare con le destre economica e militare della regione, e per questo il congresso di Roma nel novembre 1921, che vide la trasformazione del movimento in partito, tracciò la parte di "politica ...
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BATTISTI, Lucio
Alessandro Bratus
Nacque a Poggio Bustone, nel Reatino, il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti, impiegato amministrativo in una ditta che gestiva la riscossione delle imposte [...] – nato come una sorta di comune per artisti e poi trasformato in studio di registrazione.
Spiccano due particolarità nell’attività di e delle sue convenzioni. Battisti passò dalla lineare semplicità – magari impreziosita da ricercatezze – dei ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] isolana. Ai fini di una sua più profonda radicale trasformazione quale era stata vagheggiata dal Caracciolo nei suoi slanci di dei Francesi la condotta dell'A. poteva sembrare più lineare e conseguente in quanto egli in Sicilia aveva maggiore libertà ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] adeguatamente espressa, alla connessione, mediante un'intelaiatura lineare, tra le pareti e la copertura, così e forse il disegno della cinta urbana. A Frascati compì opere di trasformazione nella villa Falconieri (1665 c.). Per S. Paolo di Bologna ...
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CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] non facili rapporti con la Francia imperiale e quello delle trasformazioni strutturali e civili del Regno. La ricerca non è dalla crescente agitazione carbonara, C. si mostrò più lineare, nella prospettiva d'inserimento nel sistema austriaco, di ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] nelle movimentate vicende del Sud la ferma volontà e il lineare radicalismo del B. operarono come elemento di rottura nel ordinò, oltre alla soppressione dei gesuiti, la trasformazione in patrimonio nazionale dei beni delle mense vescovili, ...
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MALPIGHI, Marcello
Cesare Preti
Figlio di Marcantonio e di Maria Cremonini, nacque a Crevalcore, presso Bologna, dove fu battezzato il 10 marzo 1628.
I Malpighi erano piccoli possidenti terrieri non [...] M. come una macchina congegnata per assicurare la trasformazione del chilo in sangue, processo che il sistema lasciare l'isola. Ciò che stupisce è piuttosto il comportamento, poco lineare, che il M. adottò in quell'occasione. Infatti, nell'aprile ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] e della Fond. Horne a Firenze, 5589), al manierismo lineare e anatomico del decennio successivo (commissioni per la Francia del C., dal Leonetti: i disegni preparatori, con la trasformazione di una Dea Romana in Libertà, sono conservati a Lisbona, ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: nessuno si è accorto della s. dell’originale...