I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] di alcune Lettere105. Si cita questo come un esempio precoce della crisi di quelle filosofie della storia e di quell’umanesimo cristiano che nel decennio precedente avevano toccato l’apogeo della loro fortuna. Questi giovani, tra essi Gino Girolomoni ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] liceale espressione della gestione laica della prima dirigenza Eiar e poi Rai si era passati ad un umanesimo cristiano della fase Guala, per arrivare alla Rai di Bernabei, che la portò ad essere uno dei più importanti centri di produzione culturali ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] sociali, economici, Roma 1983, p. 13.
J.F. D'Amico, De dignitate et excellentia curiae romanae: Humanism and the Papal Curia, in Umanesimo a Roma nel Quattrocento, a cura di P. Brezzi-M. De Panizza Lorch, ivi-New York 1984, p. 84.
Ph. Goodhart Gordan ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] nella formazione teologica e letteraria del D., il quale, sempre più manifestamente, ci appare rivolto ai nuovi centri dell'umanesimo, soprattutto Padova e Milano. A Pisa il D. fece capo al convento di S. Francesco, alla cui ricca biblioteca ...
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FEDOLFI, Giovanni (Giovanni da Parma)
Fabio De Propris
Nacque a Parma, presumibilmente nel primo decennio del sec. XIV. Compiuti gli studi di diritto civile e canonico nella sua città natale, ricoprì, [...] ., I (1984), p. 230; A.Tissoni Benvenuti, Alcune considerazioni su Parma e i letterati parmensi nel XV secolo, in Parma el'Umanesimo italiano. Atti del Convegno internaz.di studi umanistici, a cura di P. Medioli Masotti, Padova 1986, p. 122; U. Dotti ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] fuori dei monasteri, si ha l’avvio di un’arte laica. L’ultima splendida età del manoscritto è rappresentata dall’Umanesimo che curò la correttezza filologica del testo oltre che l’aspetto formale. I codici divennero un’espressione d’arte, perfetti ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] punto che l'esperienza letteraria ed episcopale del F. è stata successivamente indicata come l'espressione più caratteristica dell'umanesimo folignate fiorito intorno alla signoria dei Trinci. A questo riguardo si ha notizia di una preziosa mitra che ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] e la cui alterità dottrinale spiega tutto. Questo tipo di visione viene scosso in due distinti momenti: prima dall’umanesimo, la cui perizia filologica ripropone la questione dell’autenticità dei documenti (si pensi a Valla e alla falsa donazione ...
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PIETRO da Castelletto
Elena Necchi
PIETRO da Castelletto. – Frate agostiniano e maestro di teologia a Pavia, nacque intorno agli anni Sessanta del Trecento probabilmente a Castelletto Po, ora frazione [...] s.; C. Bianca, Nascita del mito dell’umanista nei componimenti in morte del Petrarca, in Il Petrarca e le origini dell’Umanesimo. Atti del Convegno internazionale (Firenze... 1991), in Quaderni petrarcheschi, IX-X (1992-1993), pp. 297 s. e nn. 27-28 ...
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DATI, Niccolò
Paolo Viti
Nacque a Siena da Agostino e da Margherita Angiolieri nel 1458: risulta, infatti, battezzato l'8 agosto di quell'anno (Archivio di Stato di Siena, Biccherna 1133, c. 212v).
Sulle [...] di assai limitata importanza, che confermano, anch'essi, la sostanziale povertà poetica non solo del D., ma in generale dell'umanesimo senese, soprattutto alla fine del secolo XV.
Fonti e Bibl.: Notizie varie sul D. si trovano nella sopra citata ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...