L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] nazionalità delpopolo d'Israele. In particolare la comunità degli ortodossi avverte che, fuori di tale humus, non vi sarebbe più continuità e unità etnico-spirituale, né per il popoloebraico vivente in Israele né per il popoloebraico della ...
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Persone appartenenti al popoloebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] di un canone in 13 articoli (l’esistenza di Dio; la sua unità; la sua spiritualità e incorporeità; la sua eternità; il dovere di adorare diverse, le mutate condizioni di vita delpopoloebraico agirono fortemente sulla legislazione orale e trovarono ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia delpopoloebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] del 70. La questione di un'arte ebraica molto deve alla varietà di situazioni storiche nelle quali si è trovato questo popolodel secolo precedente in seguito alle predicazioni di un movimento pietistico giudaico, unita a una propensione da parte del ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] romanità germogli per ogni dove; si risentì l'unitàdel nostro popolo nell'unità dell'arte risorta da Aosta a Monreale. Dalle Girolamo Aleandri, ebraicista ed ellenista friulano, iniziò a Parigi, nel 1508, l'insegnamento regolare del greco; a lungo ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] del califfo. In tali condizioni l'indebolimento del potere centrale provocherà la fine dell'unità territoriale, che potrà essere ricostituita, e soltanto in parte, dal vittorioso impeto di nuovi popoli apprezzabile del diritto ebraico e del diritto ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] molto, parlava nel 1885 di fisionomie arieggianti il tipo ebraico. Questo tipo, secondo il Baelz, sarebbe più frequente degli Stati Uniti, essa deve alimentare una popolazione pari alla metà di questi. In generale dopo la raccolta del riso, in ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale delpopolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] equivalente all'ebraico qāhāl ovvero ‛edhāl "adunanza", ossia la società religiosa delpopolo israelitico, mentre frazioni (wesleiana, primitiva e unita) già esistenti in seno alla Chiesa metodista; la Chiesa unitadel Canada, fusione votata nel 1925 ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] può dire fino quasi alla nostra era, delpopolo sumero, il quale per il primo portò i quali sembrano arieggiare le leggende ebraichedel paradiso e della caduta dell'uomo. una giusta visione della figura umana come unità. I Sumeri non vi vedevano che ...
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Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] non permisero al commercio ebraico di prosperare come quello fenicio i grandi centri commerciali, la massa delpopolo greco è ancora contadina. Il progresso nel 1850 v'erano già, in tutto il Regno Unito, 11.000 km. di ferrovie aperte all'esercizio, ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] del secolo XV e i primi anni del XVI, la situazione mutò: Giovanni incrudelì, l'amore delpopolo non mancò una fiorente tipografia ebraica con Abraham Ben Chaijm. assegnata ad Alfonso di Ferrara; Malta, unita da vincoli feudali alla corona di Sicilia, ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...