LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] giustizia di Dio, il patto perenne fra Dio e il popoloebraico, l'immortalità dell'anima e la resurrezione dei morti. dal fondatore del seminario teologico ebraico di Breslavia, Zecharia Frankel: fedeltà alla tradizione ortodossa, unita a una ...
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TOAFF, Alfredo Sabato
Ariel Toaff
– Nacque a Livorno il 16 novembre 1880, da Cesare Ezechia (Hizkiyah), di professione contabile, e da Allegra, figlia del rabbino livornese Isaac (Isach) Millul.
Il [...] , la Pasqua ebraica, pronunciò una predica sinagogale in cui paragonò l’umiliante schiavitù delpopolo di Israele in 120 s.).
Fonti e Bibl.: Livorno, Archivio della comunità ebraica, unità 163, fondo Alfredo Sabato Toaff; Alfredo Sabato Toaff, nella ...
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NAVA, Gabrio Maria
Elena Riva
– Nacque il 17 aprile 1758 a Barzanò (Lecco), pieve di Missaglia e diocesi di Milano, da don Nicolò, capitano di cavalleria dell’armata imperiale asburgica, e dalla nobile [...] del palazzo vescovile, che affiancò alle altre di greco, ebraicounità dei cattolici – Napoleone convocò a Parigi il Concilio nazionale dei vescovi dell’Impero e del pp. 228 s., 355-360; G. Losio, Amici delpopolo, Brescia 1888, pp. 77 s., 82-85; A. ...
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LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] dal 1830 al 1835, il collegio ebraico di Vercelli, uno fra i migliori istituti alla Libertà e all'Italia delpopolo stampato a Milano. Allo 193-199; F. Conti, Massoneria e società in Toscana dopo l'Unità (1860-1890), ibid., pp. 203, 206 s., 265 s.; A ...
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OLPER, Samuele Salomone
Gadi Luzzatto Voghera
OLPER, Samuele Salomone. – Nacque a Rovigo il 30 maggio 1811, primo dei quattro figli di Leon, originario di Venezia, e di Benedetta Finzi.
Dopo aver frequentato [...] unitamente al Collegio rabbinico alsaziano di Metz – il primo esempio in età moderna di scuola dedicata alla formazione dei rabbini. Voluto fortemente dalle autorità dell’Impero asburgico, che esercitarono forti pressioni sulle comunità ebraichedel ...
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SUZZARA VERDI, Paride
Maurizio Bertolotti
– Nacque a San Giorgio, provincia di Mantova, il 1° aprile 1826 da Carlo Suzzara e da Matilde Dall’Acqua.
Ebbe cinque fratelli: Angelica, Annibale, Teodoro, [...] sconfitta, Tullio prima e Ciro poi emigrarono negli Stati Uniti d’America dove divennero medici stimati. Paride si laureò analogia tra il popoloebraico e la nazione italiana, che era uno dei motivi di Marzo 1821, l’autore del Cantico preferiva il ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] altra accezione. Tutte le Chiese del 16° sec. ritenevano essenziale l’unità religiosa di una popolazione: a livello mondiale (il la vocalizzazione delle parole ebraiche e la determinazione definitiva del canone ebraico risalivano ai primi secoli ...
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CERBONI, Tommaso Maria
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 25 marzo 1723 da Bernardino e da Maria Lucrezia Cerboni e fu battezzato con il nome di Carlo. Dopo aver compiuto i primi studi nella città [...] approfondendo in particolare la conoscenza del greco e dell'ebraico e delle discipline filosofiche e solo ogni partecipazione delpopolo cristiano ma tema della suprema potestà di giudizio del papa (pp. 1-184) e dell'unità della Chiesa (pp. 185-202 ...
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giudeofobo
s. m. e agg. Chi o che mostra avversione nei confronti degli ebrei.
• Da una quindicina d’anni è ripreso lo studio delle vicende dell’ebraismo russo, così rilevanti nella tragica storia del [...] , e dall’altra un popolo senza terra, senza speranze, ebraico, antisemita. (Sergio Romano, Corriere della sera, 18 maggio 2009, p. 31, Commenti).
- Composto dal s. m. e agg. giudeo con l’aggiunta del confisso -fobo.
- Già attestato nell’Unitàdel ...
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Il complesso delle forze armate di uno Stato. In senso più ristretto, le forze militari terrestri, distinte da quelle che operano sul mare (Marina) e nell’aria (Aeronautica).
Scienze militari
Antico Oriente
Gli [...] tutte le altre regioni più romanizzate, trasferendo l’onere alle popolazioni meno evolute; dal 4° sec. si cominciarono ad arruolare e corpi d’armata, ma in unità ancora più complesse e articolate. La lunga durata del conflitto e l’usura di uomini e ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...