civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] secoli di conflitti, soprattutto religiosi. Se sul piano delle politiche di incontro e di dialogo si contrappone l’universalismo culturale della dottrina dei diritti umani al relativismo culturale come patto di non intervento tra culture, nei Paesi ...
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Sport
Antonio Roversi
Lo sport moderno: una definizione
Malgrado l'attenzione che le scienze sociali hanno dedicato allo sport sia notevolmente cresciuta negli ultimi anni - in particolare a partire [...] sotto il dominio di una complessa serie di regole scritte, istituite formalmente in appositi regolamenti aventi validità universale. In secondo luogo, esso viene regolato da sanzioni chiaramente definite che si possono infliggere a chi trasgredisce ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] - per usare un'espressione di Saussure (v., 1916; tr. it., p. 35) - di "ciò che vi è in esse di universale"; l'altro orizzontale, il quale consiste nel confronto e nella comparazione tra "il maggior numero possibile" di lingue o di sistemi. Si può ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Subcontinente indiano
Liliana Camarda
André Tchernia
La rete degli scambi e dei contatti
di Liliana Camarda
Le vie di comunicazione all'interno [...] , riuscendo ad ottenere anche il supporto di dinastie straniere come i Kushana (I-III sec. d.C.), cui l'universalismo buddhista poteva offrire una sorta di riconoscimento sociale. Sotto i Kushana, che riuscirono a creare un vasto impero con un ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] popolo che ha una missione storica e che perciò deve avere una sola e identica volontà. Riprendendo invece l'universalismo e il razionalismo illuministici, l'utopia comunista si presenta come il prolungamento della teoria marxista e, perciò, come il ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] erano né re, né aristocrazia, né moneta coniata; non c'erano città; la scrittura era sconosciuta; non esisteva alcuna religione universale (come il cattolicesimo o l'Islam); non c'erano mercati del lavoro o della terra, e la sussistenza non dipendeva ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] in altre parti del mondo. Kaplan critica le altre tre correnti, in quanto ritiene che esse non rendano giustizia all'universalità del giudaismo come civiltà (Judaism as a civilization è il titolo del suo magnum opus). Il giudaismo, per Kaplan, non ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] il punto conclusivo delle riforme iniziate nei primi anni Sessanta e, pur con i suoi difetti, costituì l’asse portante dell’universalismo del welfare italiano e anche il suo fiore all’occhiello. L’Italia, infatti, spesso in fondo alla lista dei paesi ...
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Libertà
Salvatore Veca
*La voce enciclopedica Libertà è stata ripubblicata da Treccani Libri.
Introduzione
Nella teoria politica e sociale noi possiamo essere interessati: a) a definire la libertà; [...] entro la tradizione occidentale, si ripropone in termini mutati nella Riforma quando, con la rottura dell'universalismo religioso cristiano, viene meno il principio dell'identificazione collettiva dei credenti in una singola comunità e divergono ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] da Berlino a Baġdād (e Kābul). Questa prospettiva si pone come concorrenziale rispetto all’ONU, espressione di un universalismo che trae senso dagli Stati sovrani, del cui disordine rappresenta un superamento.
Anche la difficoltà di organizzare forme ...
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universalismo
s. m. [der. di universale1]. – 1. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’u. della religione cristiana, l’u. politico del medioevo. 2. Orientamento...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...