Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] Non mancano le prospettive catastrofiche: Colette Grinevald, dell’Università di Lione, nota specialista di lingue amerindiane, prevede tra l’altro, il processo attraverso il quale i dialetti italiani (e di altri paesi, come la Francia o la Germania ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] di corsi di insegnamento o di tesi di laurea e/o di dottorato all’interno delle università in varie città italiane.
Nelle prossime sezioni ci soffermeremo su alcune caratteristiche linguistiche delle lingue dei segni facendo riferimento soprattutto ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ., vol. 2° (La circolazione del testo).
Ciociola, Claudio (1992), «Visibile parlare»: agenda, Cassino, Università degli Studi (già in «Rivista di letteratura italiana» 7, 1989, pp. 9-77).
Ciociola, Claudio (a cura di) (1997), «Visibile parlare». Le ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] è cresciuto il peso e il numero di insegnamenti della disciplina nelle università. Si sono anche moltiplicati gli strumenti con cui lavora lo specialista di linguistica italiana, dalla grammatica storica (quella di Gerhard Rohlfs, attenta ai dialetti ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] » 2, pp. 209-236.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET Università.
Pustejovsky, James (1995), The generative lexicon, Cambridge (Mass.), The MIT Press.
Renzi, Lorenzo, Salvi, Giampaolo ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] et al. (1978), Statistics for a stochastic model of spoken Italian, in Proceedings of the twelfth international congress of linguists (Vienna, ’entropia fonematica, «Rendiconti del seminario matematico della Università di Padova» 57, pp. 247-265.
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] (1988), Area Trasimeno-pievese. Note linguistiche, in Studi di dialettologia italiana in onore di Michele Melillo, a cura di P. Caratù & P. Piemontese, Bari, Università degli studi, Istituto di filologia romanza, Facoltà di lettere, pp. 185 ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (per es. bossoli del sì e del no, Statuto dell’Università ed Arte della lana di Siena, 1298), col fondo coperto di di prendere ad esempio da un lato i maggiori poeti provenzali e italiani, dall’altro poeti e prosatori latini, e ne trae lo spunto ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] per un’educazione linguistica nell’Italia che si riscopre razzista, Pescara, Libreria dell’Università Editrice.
Tagliavini, Carlo (1965), La corretta pronuncia italiana. Corso discografico di fonetica e ortoepia, Bologna, Capitol, 2 voll.
Volkart-Rey ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , e anche della scherma, dell’equitazione e di tutte le raffinatezze della vita italiana, inclusa l’arte culinaria.
Infatti, dopo che in Italia furono fondate le prime università, studenti e studiosi europei vennero a studiare a Bologna, Padova e poi ...
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universita telematica
università telematica loc. s.le f. Università che mette a disposizione dei propri studenti corsi di formazione attraverso la rete telematica. ◆ In una società che ha cancellato la vecchia idea del posto fisso e dove il...
universita
università s. f. [dal lat. universĭtas -atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (v. universo1); dal sign. mediev. di «corporazione, insieme di persone associate» derivò il sign. 2, dopo che a Bologna, nell’ultimo...